Mario Vargas llosa insignito del premio letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa

foto (1)Credo che il popolo di Lampedusa sia un popolo di povera gente e sia veramente un esempio per l’Europa di oggi. Questo atteggiamento umano generoso, comprensivo, è quello che dovremmo avere noi di fronte il problema drammatico dell’emigrazione”.

Con queste parole il premio nobel Mario Vargas llosa, che ieri sera ha ricevuto il premio letterario “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” a Santa Margherita Belice, ha annunciato di farsi promotore della candidatura del popolo di Lampedusa, al premio Nobel per la pace.

Il popolo di Lampedusa ha saputo curare gli immigrati, li ha sfamati mostrando all’Europa intera, l’atteggiamento da avere a chi chiede asilo, invece di pensare che queste persone siano lì per rubare lavoro. E’ umanità povera quella dei Lampedusani. E merita di ricevere un riconoscimento attraverso un premio solenne. E’ un atteggiamento esemplare che deve essere mostrato al mondo”.

fotoUna serata suggestiva, di grande spessore sociale, culturale ed artistico, totalmente a costo zero per i tremila spettatori che ieri, nella terra del Gattopardo, a Santa Margherita Belice, nell’agrigentino, hanno assistito alla consegna del premio letterario, allo scrittore peruviano, premio Nobel, Mario Vargas Llosa.
Madrina ufficiale della decima edizione del “Premio Tomasi di Lampedusa” è stata la giornalista Rosanna Cancellieri che ha condotto la notte magica della cerimonia di premiazione, annunciando i vari ospiti della serata.
Presente tra il pubblico anche monsignor Domenico Mogavero, il sindaco di Santa Margherita, Franco Valenti, e l’attore palermitano Luigi Lo Cascio, interprete ne “I cento Passi” il protagonista , Peppino Impastato.

foto (2)Fondamentale il contributo, nella serata di premiazione, da parte del direttore scientifico dell’istituzione Tomasi di Lampedusa, Tanino Bonifacio: “Per la grande quantità di gente che ogni anno partecipa al Premio Letterario, abbiamo deciso di spostare la cerimonia di consegna del premio dall’interno di Palazzo Filangeri, alla Piazza esterna –ha spiegato il direttore, Bonfacio –Una scelta che ha permesso a tutti gli ospiti di seguire la serata nel migliore dei modi”.
La giuria del premio che ha decretato la vittoria del premio Nobel, è stata presieduta da Giaocchino Lanza Tomasi, figlio adottivo di Tomasi di Lampedusa, e composta da Salvatore Silvano Nigro, Giorgio Ficara che nella serata di ieri non è stato presente, e Mercedes Monmany Molina De La Torre.

La motivazione del premio è stata letta dallo stesso Vargas Llosa in lingua spagnola per il libro “Il sogno del Celta” per il contributo a Tomasi di Lampedusa, quindi, nel libro del premio nobel “il corteggiamento dei giovani in quell’atmosfera, si evolve il ritmo vertiginoso e la trasformazione qualitativa della sostanza, da oggettiva a concreta, possibile e razionale. Si dispiega in alcune pagine quale mondo magico, prodigio animato, sogno erotico, allucinazione surrealista che imprime sul libro la propria individualità e una sua discorsiva naturalezza”. La targa è stata infine consegnata, dal primo cittadino di Santa Margherita, Franco Valenti.

La letteratura ci aiuta a capire meglio la nostra lingua e pensare in modo coerente, giusto ed efficace – ha commentato lo scrittore durante la serata inaugurale – La buona letteratura è una cosa molto importante per rompere le frontiere, al di là delle differenze. Le frontiere, in questo modo, vengono spezzate e noi andiamo al di là della lingua. Il mondo che viviamo è molto più mediocre di quello che riusciamo ad immaginare in letteratura. Lo spirito critico è il migliore strumento del progresso. Quando leggiamo un libro di buona letteratura stiamo lavorando per la libertà e per la fratellanza universale”.

foto (3)Principale sponsor del Premio la cantina Corbera che, per l’occasione ha dato vita ad una linea di vini “Filangeri” con un nero “Don Fabrizio” ed un bianco “Angelica”.
La cerimonia di Premiazione è poi proseguita con un omaggio al vincitore del Premio, con gli assoli di chitarra eseguiti dal musicista Francesco Buzzurro, e il recital de “I Racconti” realizzati da Gianfranco Jannuzzo omaggiando, attraverso il monologo sentimentale “Girgenti amore mio”, la terra di Sicilia.
Momento attesissimo è stato quello dell’esibizione dell’eccentrico Mario Biondi, il catanese dalla voce calda, spesso paragonata a quella del cantante Ray Charles. Quattro brani ed uno acclamato dal pubblico, Mario Biondi ha eseguito per prima, la celebre canzone “This is what you are”. Il cantante catanese ha inoltre ricevuto una targa, consegnata dal direttore Bonifacio come “interprete della identità culturale della nostra Sicilia” ed ha annunciato che proseguirà il suo tour in Sicilia, durante le tre date di Agosto: 28 a Taormina, il 29 a Palermo ed il 30 a Gela.

Margherita Ingoglia

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