Scongiurata la chiusura della sede del Giudice di Pace a Menfi: la giunta comunale, infatti, ha firmato la delibera di mantenimento della sede che rischiava la chiusura per accorpamento a Sciacca.
La proposta di deliberazione era stata inviata al Consiglio Comunale lo scorso mese, ma – pur essendo stata inserita all’ordine del giorno – non era stata esitata per mancanza del numero legale. La scadenza dei termini di convenzione ha spinto l’adozione di un atto di Giunta immediato per autorizzare il Sindaco a inoltrare l’istanza di mantenimento del presidio giudiziario. Con la riorganizzazione della distribuzione territoriale degli uffici giudiziari, il Governo aveva infatti deciso la soppressione per accorpamento della sede menfitana.
La chiusura dell’ufficio del Giudice di pace a Menfi – dice il sindaco Michele Botta – avrebbe comportato gravissimi disagi per la popolazione locale e per molte imprese e professionisti, che si sarebbero trovati nell’impossibilità di fare ricorso a questo importante presidio di legalità o costretti a sobbarcarsi costi e disagi fortissimi per recarsi fino a Sciacca anche per questioni minime”.
Il Comune di Menfi – che ha già data la propria disponibilità – intende reiterare la richiesta di collaborazione anche all’Unione dei Comuni Terre Sicane (Santa Margherita, Montevago e Sambuca) per ripartire le spese di gestione del servizio che agevola fortemente tutto il circondario e dare in questo modo senso compiuto all’Unione stessa.