Naro, responsabile A.N.A.S. arrestato dai Carabinieri

Nella serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Licata, al termine di un’articolata e complessa indagine, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Agrigento – Ufficio G.I.P., che ha pienamente recepito la richiesta della Procura della Repubblica di Agrigento sulla base delle risultanze investigative dei Carabinieri di Licata a carico di Gaetano Moncado, classe 1952, dipendente dell’A.N.A.S. con la qualifica di “capo cantoniere sorvegliante” operante sulla SS 410 Naro – Camastra, originario di Canicattì, poiché ritenuto responsabile del tentativo di reato previsto dall’art. 319 quater “induzione indebita a dare o promettere utilità”.
In particolare, la complessa ed articolata attività investigativa posta in essere dalla Procura della Repubblica e dai militari dell’Arma, consentiva di far luce sul fatto che Moncado, nella sua veste di responsabile dell’A.N.A.S., abusando della sua qualità di pubblico ufficiale, avrebbe esercitato pressioni nei confronti di alcune persone ed in varie occasioni, affinché i malcapitati gli corrispondessero denaro, per evitare che quest’ultimo applicasse sanzioni amministrative ed altri provvedimenti del proprio ufficio.
In altre parole, il dipendente A.N.A.S avrebbe chiesto un contributo di denaro per “chiudere un occhio” e non elevare sanzioni amministrative sulla SS 410 .
L’arrestato, dopo esser stato condotto presso la caserma dei Carabinieri di Licata per espletare le formalità di rito, veniva successivamente accompagnato presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’A.G. mandante.

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