Nino Novara va in pensione e ricorda il delicato ruolo della Polizia municipale

Va in pensione il comandante della Polizia Municipale di Ribera Nino Novara.

Nella sua lettera di congedo ricorda i propri maestri Nicolò Coniglio, Giuseppina Collana, Paolo Cottone e Vito Cappello. E testimonia il lavoro non sempre facile di chi deve occuparsi ogni giorno di tante piccole opere, che nel loro insieme contribuiscono alla crescita dell’intera comunità.

Non ci si può congedare dalla Polizia Municipale, dopo 38 anni, senza scrivere quattro parole.

Dal mio osservatorio, lombardo-siculo, si è visto passare di tutto e tutto ci ha coinvolto direttamente o indirettamente. Grandi e piccoli eventi storici, gravi fatti di cronaca e di ordine pubblico, calamità naturali, pandemie, alternarsi di amministratori, passi avanti e passi indietro. Ne ho tratto una grande esperienza umana e professionale.

Ai miei colleghi e a tutti dipendenti comunali con i quali ho condiviso tante difficoltà e qualche soddisfazione, voglio ricordare che si contribuisce alla crescita civile della società anche con piccole realizzazioni. Anche regolando la circolazione stradale, filmando gli abbandoni di rifiuti, infliggendo sanzioni, comunicando e informando correttamente, rispondendo sempre e bene al telefono, annotando e registrando tutte le segnalazioni, aiutando chi ne ha bisogno, mettendosi nei panni degli utenti, contrastando l’arroganza e assicurando equo trattamento. Rispettando e facendosi rispettare. Nella legalità.

Certo, di errori è lastricata la via dei Cieli e di buone intenzioni quella dell’Inferno. Ma alla fine posso dire di aver partecipato. Di aver contribuito. Di esserne per ciò stesso ripagato. In modo laico e razionale, senza religioni e ideologie. Con la Costituzione sempre pronta a portata di mano. Con notti insonni e preoccupazioni, ma sempre pronto a tutto. Deciso a fare la mia parte, anche dal piccolo avamposto di un piccolo Corpo di Polizia Municipale.

Una Polizia Municipale essenzialmente equivocata, fraintesa, malintesa, manipolata, sottovalutata, e… risorsa sprecata. Perché tale è, ancora, il rapporto tra lo Stato centrale e le Autonomie locali. Lascio perché voglio fare altro.

C’è tanto da fare per la formazione e la preparazione di coloro che vogliono entrare nella Pubblica Amministrazione e nella Polizia Municipale e per trasferire loro, oltre che nozioni e competenze, spirito di servizio, amore per il prossimo e speranza per un mondo migliore.
Arrivederci, sempre.

Il Comandante della Polizia Municipale Nino Novara
Ribera 30 Aprile 2021

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