Un avveniristico studio scientifico, condotto in sinergia dall’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento e dall’Università di Siena, è destinato a far discutere la comunità medica e a gettare nuove luci nell’ambito della ricerca oncologica.
Allo studio ha dato il proprio contributo scientifico anche il medico riberese Mimmo Macaluso, responsabile di Endoscopia Digestiva presso il presidio ospedaliero di Ribera, lavorando nell’ambito di una un’équipe multidisciplinare di ricerca, composta, fra gli altri, dal prof. Giorgio Bianciardi, docente di patologia generale (Dipartimento di biotecnologie mediche dell’Università di Siena) e dal dott. Fabrizio Italia (Laboratorio di Anatomia Patologica OncoPath di Augusta).
La scoperta di un frammento di un tumore benigno che, staccatosi dalla lesione madre, sopravvive a distanza, è destinata a rimodulare il concetto stesso di malignità, con prospettive future di un rinnovato approccio terapeutico ai tumori benigni del colon.
Saranno proprio le sorprendenti risultanze di un’indagine sulle dinamiche di un caso clinico di adenoma del colon e le ripercussioni sulle future strategie di cura gli argomenti che verranno illustrati, nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo martedì 15 marzo alle ore 16.30 al Verdura Golf Resort Rocco Forte di Sciacca. E’ stata la direzione generale dell’Asp di Agrigento ad organizzare tale evento, in considerazione dell’indubbio spessore della scoperta, con lo scopo ultimo di diffondere i valori della ricerca medico-scientifica.