Olio di Oliva, senatori Ala: “dopo voto Parlamento Ue subito più controlli e sostegno ad agricoltori”

“Nel giorno in cui migliaia di agricoltori stanno manifestando a Catania per difendere il ‘made in Italy’, il parlamento europeo approva l’aumento di import di olio tunisino di 35 mila tonnellate nel 2016 e altrettante nel 2017. Un quantitativo che si va ad aggiungere alle 56.700 tonnellate a dazio zero già previste dall’accordo Ue-Tunisia portando il totale degli arrivi ‘agevolati’ oltre quota 90mila tonnellate. A questo punto urge intensificare i controlli per evitare l’aumento di frodi e mettere in campo misure serie per tutelare i nostri agricoltori”. Così, in una nota, i senatori siciliani del gruppo Alleanza Liberalpopolare-Autonomie, Giuseppe Ruvolo, componente della Commissione Agricoltura, Giuseppe Compagnone, Antonio Scavone e il senatore pugliese Francesco Amoruso.

“L’Italia – proseguono – deve ancora imparare a difendere i suoi punti di forza, tra cui l’agricoltura, il ‘made in Italy’, i prodotti che contraddistinguono i nostri territori. In Sicilia gli agricoltori stanno ancora pagando caro l’accordo tra Ue e Marocco nell’ambito della Pev (politica europea del vicinato) con i prezzi alla vendita dei produttori che sono drammaticamente crollati. E’ possibile prestare il fianco in questo modo? E’ chiaro a tutti che è una battaglia che si gioca sulla pelle degli agricoltori che producono secondo i nostri standard sanitari, che hanno dei costi ben precisi e non riescono a competere con chi produce a costi nettamente inferiori e svende la propria merce. La qualità costa e va difesa. Il ministro Martina si è detto contrario all’aumento della quota a dazio zero e Galletti ha annunciato il rifinanziamento del piano dell’olio 2014-2020 con 30 milioni di euro. Speriamo che queste parole non cadano nel vuoto e che arrivino misure pratiche per sostenere gli agricoltori, a partire da politiche di detassazione. Va bene la solidarietà alla Tunisia per gli attacchi terroristici, ma i nostri agricoltori non meritano solidarietà?”.

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