Orfanotrofio di San Giuseppe, la Congregazione Boccone del Povero “ascolta” le proposte dell’amministrazione

Mercoledì 9 settembre si è svolto l’attesissimo incontro tra il Comune di Ribera e la Congregazione del “Boccone del Povero” per discutere le possibili soluzioni per rimediare alla chiusura dell’orfanotrofio di San Giuseppe, con l’annessa scuola materna e chiesa. All’incontro hanno partecipato il Sindaco di Ribera e la sua giunta comunale, il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Tortorici; per la Congregazione erano presenti l’avv. Giuseppe Bisso, per la Curia di Agrigento Don Alfonso Tortorici in rappresentanza di S.E. il Cardinale Francesco Montenegro, per l’Ufficio Tecnico comunale l’Ing. Ganduscio, il Geom. Parlapiano, e il Geom. Marino; infine, per il Comitato Festa di San Giuseppe, Sebastiano Terranova e Francesco Micalizzi.

Il Sindaco Pace ha dichiarato, in una nota, che “pur nella consapevolezza delle difficoltà vocazionali ed economiche della Congregazione”, “censura” la chiusura, avventa senza preavviso, della Chiesa di San Giuseppe, ad opera delle suore “bocconiste”. All’incontro ha poi formulato le tre proposte già concordate con il Comitato Festa di San Giuseppe, durante l’incontro avuto giorno 1 settembre, insistendo per far accogliere, alla Congregazione, la prima delle stesse, cioè riapertura della Casa e della Chiesa, da parte delle stesse suore, con ritorno della Congregazione allo spirito del “Boccone del Povero”.

Pace ha, inoltre, offerto la disponibilità da parte del Comune a sostenere, nei limiti del possibile, anche economicamente il mantenimento della Casa si Ribera. Lo stesso Sindaco ha comunicato “l’intenzione di devolvere il 20% della propria indennità, per il mantenimento dell’ex Orfanotrofio”.

Don Alfonso Tortorici, dopo aver rilevato le difficoltà vocazionali ed anche economiche della Congregazione, ha invitato, con l’aiuto di tutti i presenti e delle Istituzioni locali, la Congregazione a riaprire la Casa di Ribera, al servizio delle “nuove povertà”, con l’impegno – della Curia – a sostenere per quanto possibile la stessa Congregazione.

L’ufficio tecnico comunale, invitato dal Sindaco ad intervenire sugli aspetti tecnici-urbanistici della casa di Ribera, ha evidenziato che la destinazione urbanistica attuale (I.R. istituto religioso di interesse comune) della casa di Ribera e di Seccagrande, non consente – presso le stesse strutture – l’esercizio di attività commerciali. Lo stesso Ufficio ha comunicato che, per la casa di Ribera, ad oggi non sono state presentate istanze da parte di privati per l’esercizio di attività commerciali.

L’avv. Bisso, ha riferito che riferirà le proposte formulate, in particolare quella della riapertura della Casa, alla Congregazione, riservandosi di riferire circa l’accoglimento della stessa al prossimo incontro già concordato con l’Amministrazione comunale per il giorno 25 settembre 2015.
Il Comitato Festa di San Giuseppe, ha auspicato, ancora una volta, la riapertura della Casa di Ribera, al servizio delle “nuove povertà” per come dallo stesso richiesto sin dal mese di maggio scorso, e tenuto conto della disponibilità mostrata dalla Congregazione a trovare ogni soluzione utile, ha deliberato sia di sospendere l’azione di protesta portata avanti già da diverse settimane presso la Casa del Boccone del Povero di Ribera, che la rimozione degli striscioni di protesta affissi presso la stessa Casa.

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