Palermo, i roghi di spazzatura si ripresentano puntuali con l’arrivo della primavera.

foto 001Le strade e le periferie, nell’ultima settimana hanno continuato ad ammassarsi di rifiuti, ostruendo il normale transito delle autovetture nelle carreggiate, che sono stati costretti quindi ad eseguire slalom da Formula Uno.
E mentre lavoratori dell’Amia continuano a protestare, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, non ne vuole sapere di un nuovo concordato, come vorrebbero i commissari invece, e insiste  sul fronte della gestione autonoma da parte del Comune  del servizio di igiene ambientale dopo che i commissari ministeriali se ne saranno andati.

foto 003Intanto cittadini e commercianti si dichiarano esasperati dal cattivo odore emanato dai cumuli di sacchetti lasciati a marcire al sole.

“Non si riesce a lavorare, l’odore di spazzatura è insopportabile – afferma il commerciante di prodotti igienico sanitari di Via Mendola – Siamo costretti a stare tutto il giorno con le porte del negozio chiuse, oppure dobbiamo spruzzare deodoranti per evitare che il cattivo odore ristagni in negozio”.

Nella notte fra domenica e lunedì ci sono stati più di 54 roghi di immondizia che hanno richiesto gli interventi dei vigili del fuoco per spegnere gli incendi che si sono dilagati da viale Michelangelo a corso Calatafimi. I vigili del fuoco sono allo stremo: 250 interventi in cinque giorni.
Intanto da ben 14 giorni la Via Antonio Marinuzzi e la Via Bergamo di Palermo è in stato di emergenza. Le strade rimangono pavimentate di rifiuti di ogni genere; sacchetti di plastica, mobili, scarti alimentari, diventando così culla ideale per i topi e randagi.
Preoccupate le madri del quartiere di Via Marinuzzi che a causa della spazzatura non vogliono far giocare i propri bambini fuori casa per paura di contrarre malattie e infezioni.
Le condizioni si inaspriscono maggiormente se ci si fa un giro alla Stazione Centrale di Palermo, dove le condizioni di inagibilità oltre ad essere evidenti risultano inviabili. Una carreggiata invalidata da cumuli di immondizia che, da qui a poco, non porteranno che all’aumento di randagi e topi.

Margherita Ingoglia

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