In tema di raccolti rifiuti, al peggio non c’è mai fine. Lamentiamo il servizio svolto dalla Sogeir a Ribera, in taluni giorni caldi dell’anno, ma la situazione igienico sanitaria è ancor peggiore altrove, in dicembre a Palermo. La capitale in questi giorni è infatti invasa da rifiuti maleodoranti con i cittadini che invocano l’intervento del prefetto e i commercianti “danneggiati dalla vertenza dei netturbini”, che hanno deciso l’interruzione del servizio.
Nelle stradine del Borgo Vecchio, ad esempio, il quadro è desolante e gravemente pregiudizievole per la salute pubblica. I rifiuti accumulati sbarrano l’ingresso di talune stradine, suggerendo alle automobili il passaggio verso corsie preferenziali. Alcuni sacchetti dei rifiuti sono schiacciati dalle ruote delle macchine e sparpagliati qua e là da cani e animali, facile festa per i più comuni roditori, detti ratti.
Decine di metri di spazzatura anche in via Re Tancredi e Silvio Pellico, a due passi da via Dante, non lontano da Villa Malfitano. Intanto si moltiplicato i roghi di cassonetti come in via Villagrazia a Falsomiele. Per questi motivi, i palermitani sono sul piede di guerra costretti a pagare la tassa sui rifiuti mentre la città soffoca in mezzo alla spazzatura.
