Secondo le prime ricostruzioni, dopo avergli avvelenato il cane gli avrebbero fatto trovare il corpo dell’animale accanto alla sua auto. Giuseppe Billeci, presidente dell’associazione antiracket Liberjato sembra essere finito nuovamente nel mirino di cosa nostra.
Circa un anno fa la mafia locale lo aveva minacciato intimandogli con una lettera anonima di abbandonare la sua Borgetto e di smetterla di promuovere le denunce contro il pizzo. Adesso la criminalità organizzata tenterebbe di intimidirlo nuovamente con un inquietante segnale di morte.
“Sono partite le prime denunce, ed altre ne arriveranno. La mafia locale sta cercando di rialzare la testa utilizzando lo strumento della paura – sottolinea il sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo. Giuseppe Billeci non resterà solo perché avrà sempre al suo fianco la Partinico sana, gli imprenditori onesti e le istituzioni democratiche pronte a combattere insieme a lui. Vogliono colpire un uomo di grande valore morale, per insinuare la paura tra i cittadini ed isolarlo – continua ancora il sindaco di Partinico. Si tratta di un vecchio gioco criminale che questa volta non funzionerà. Lo dobbiamo ad eroi partinicesi come Giuseppe La Franca e Salvatore Cassarà. Il primo, ucciso dalla mafia partinicese nel 1996, per aver difeso la sua proprietà dalle mire del boss Vito Vitale. Il secondo, scampato alle rappresaglie dei Vitale negli anni Novanta, dopo aver denunciato il pizzo, grazie alla protezione speciale dello Stato – conclude il sindaco Salvo Lo Biundo. Entrambi risultarono vulnerabili perché furono lasciati soli. Questa volta la comunità farà la sua parte fino in fondo, per difendere il percorso di legalità avviato a Partinico e Borgetto dall’associazione antiracket Liberjato”.