Nel pomeriggio di ieri, sabato 18 maggio, si è svolta a Ribera, nella sala convegni del Centro di Aggregazione Giovanile in via Libertà, la presentazione del libro “Passi di civiltà. Percorsi alternativi per una ri-definizione della detenzione femminile”.
Andromeda Sicilia, nel quadro dell’osservatorio sulla sicurezza e la legalità e del progetto IRIDE, ha voluto con questo convegno sensibilizzare l’opinione pubblica, ma soprattutto gli operatori del mondo giuridico, sociale e dell’amministrazione carceraria, sulla condizione di detenzione delle donne e dei loro figli minori. Andromeda opera già da tempo all’interno delle carceri. Durante il convegno il presidente Guglielmo Castellana ha voluto inoltre elogiare l’operato del neo gruppo associativo “Paloma” per l’azione sociale in difesa delle donne, nonché lo sforzo e il senso sociale di professionisti, come l’avv. Giacomo Cortese, che con Andromeda operano quotidianamente.
Hanno partecipato al convegno, in qualità di relatori, Maurizio Artale, presidente del Centro di accoglienza Padre Nostro (fondato da padre Pino Puglisi), i presidenti delle Camere penali di Sciacca e Agrigento, gli avvocati Paolo Imbornone e Nicola Grillo, e la coautrice del libro Maria Marino.
Parte I
Parte II
Maurizio Artale ha detto: “Il libro Passi di civiltà non soltanto affronta i problemi delle mamme carcerate e dei loro figli minori, ma offre anche delle soluzioni, interrogandosi su cosa si può fare per risolverli”. Maria Marino, coautrice del libro, ha affrontato il tema delle modalità alternative al carcere che consentono alle mamme di potere stare con i loro bambini, come l’Istituto di custodia attenuata per madri carcerate (ICAM).
Il libro presentato vuole essere uno strumento di sensibilizzazione perché, come ha detto l’avv. Paolo Imbornone, durante il suo intervento, non è facile veicolare un tema “arido” come la situazione delle carceri e delle madri carcerate insieme ai loro figli. L’avv. Nicola Grillo ha sottolineato le due forme di violenza di cui restano vittime i bambini: “quello di crescere all’interno di una struttura carceraria e, dopo, al compimento del terzo anno d’età, il distacco dalla madre per essere avviato alla scolarizzazione”. Grillo ha quindi proposto, quale misura alternativa al carcere, “la prestazione di attività socialmente utili, che va applicata in particolar modo per la situazione delle donne con bambini”.
Un pubblico numeroso ha seguito con vivo interesse il programma del convegno. Presenti il senatore Giuseppe Marinello, il dott. Nicola Testone, già assessore della provincia regionale di Agrigento, Padre Giuseppe Maniscalco, il prof. Giovanni Lupo, le rappresentanze della tenenza dei carabinieri di Ribera, del carcere di Sciacca e l’assessore comunale alla Cultura e Pubblica Istruzione, Silvana Vassallo, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale condividendo il senso dell’iniziativa.