Il Comitato interprofessionale composto dai rappresentanti degli Ordini delle professioni tecniche (Agronomi, Architetti, Geometri e Ingegneri) ha incontrato ieri a Palermo l’assessore regionale ai Beni culturali Maria Grazia Furnari e il dirigente generale del Dipartimento per i Beni culturali, Salvatore Giglione nel corso dell’incontro promosso dal deputato Giovanni Panepinto (Pd). Alla riunione era presente anche Michele Buffa, Dirigente del Servizio Piano paesaggistico regionale. Mentre il deputato Salvo Lo Giudice (Drs), prima della riunione, ha incontrato in maniera informale i professionisti agrigentini prendendo impegni chiari e precisi a sostegno dell’azione portata avanti dagli Ordini.
I tecnici hanno ancora una volta illustrato le anomalie, le omissioni e gli errori già rilevati nel documento stilato congiuntamente dai professionisti dell’Agrigentino: circa il ritiro del Piano paesaggistico provinciale l’assessore Furnari, seppur non chiudendo le porte a questa eventualità, ha manifestato perplessità dovute a difficoltà oggettive, mentre Buffa e Giglione, dopo aver riconosciuto che gli errori ci sono, e più d’uno, si sono detti aperti a un’analisi più approfondita dello studio effettuato dai professionisti agrigentini, allo scopo di valutare le azioni da porre in essere. Per questo motivo il tavolo tecnico, cui forse parteciperà anche la Soprintendenza, è stato aggiornato al 17 giugno: data in cui il Comitato interprofessionale sottoporrà alle parti coinvolte un fascicolo che contiene le osservazioni, prodotte per ogni centro dell’Agrigentino, in cui saranno evidenziati gli errori dovuti alla mancanza di conoscenza del territorio da cui scaturisce una cattiva aderenza alle esigenze dei vari ambiti interessati dal Piano paesaggistico.
“Per noi il Piano va ritirato, ma rimaniamo aperti a ogni forma di collaborazione – ha detto Massimiliano Trapani, presidente dell’Ordine provinciale degli Architetti -. Domani, 4 giugno, sarò nuovamente a Palermo, quale membro della delegazione della Consulta regionale degli Ordini degli Architetti di Sicilia nuovamente per un incontro, con l’assessore ed i vertici del suo ufficio, il cui oggetto sono i Piani paesaggistici di ogni provincia siciliana che, seppur trasmessi alle pubbliche amministrazioni da circa quattro anni, ancora non hanno il decreto finale di approvazione ed allo stato attuale, a causa delle norme di salvaguardia che da essi scaturiscono, hanno solo una funzione vincolistica che cagiona, peraltro, una paralisi dei territori senza ulteriori vantaggi in termini di salvaguardia, di sviluppo né di ritorno economico o di crescita”.