Politiche sociali, non autosufficienza, qualità della vita per gli ultrasessantenni: intervista al segretario Uil Pensionati Antonino Toscano.

La UILP da tempo invita la politica ad avere molta più attenzione verso le persone anziane, i pensionati e soprattutto i non autosufficienti. La crescente povertà, la disoccupazione giovanile e non solo, oltre alla quasi inesistente attenzione alla persona, non consentono più inefficienze, sprechi e privilegi.”

Politiche sociali, non autosufficienza, qualità della vita per gli ultrasessantenni: ne abbiamo parlato con il segretario regionale della Uil Pensionati Sicilia Antonino Toscano.

Antonino Toscano, segretario regionale Uil Pensionati
Antonino Toscano, segretario regionale Uil Pensionati Sicilia

1) Il nuovo governo regionale sembra essere orientato ad attuare un cambio di rotta rispetto agli sprechi della politica, alle consulenze clientelari e alla gestione di settori fortemente in difficoltà quali la formazione professionale. Cosa si attende dall’esecutivo Crocetta la Uil Pensionati in materia di politiche sociali, qualità della vita degli anziani e interventi a favore dei soggetti più deboli?
La UILP da tempo invita la politica ad avere molta più attenzione verso le persone anziane, i pensionati e soprattutto i non autosufficienti. La crescente povertà, la disoccupazione giovanile e non solo, oltre alla quasi inesistente attenzione alla persona, non consentono più inefficienze, sprechi e privilegi. Noi ci aspettiamo molto dal governo Crocetta.
I segnali ed i primi provvedimenti assunti dall’esecutivo della Regione Sicilia ci lasciano ben sperare, anche se è dimostrato che quando i problemi sono rilevanti, ed i nostri lo sono, serve un coinvolgimento nelle scelte di tutti gli attori che hanno ruoli di responsabilità nella nostra società, e il sindacato è certamente fra questi.
Il coinvolgimento obbliga tutti a rispettare quanto convenuto e, considerato che cambiare e rinunciare a posizioni di privilegio non è cosa semplice, a maggior ragione serve che tutti siano coinvolti.
I pensionati siciliani di UIL, CGIL e CISL hanno da tempo inoltrato una richiesta di incontro al presidente Crocetta: ci aspettiamo pertanto una convocazione urgente, per riprendere il confronto sui temi sensibili della categoria, seguendo un percorso faticosamente iniziato col governo precedente.

2) La Uil Pensionati ha dato il via, nei mesi scorsi, alla stagione delle vertenze territoriali in Sicilia, inaugurando una nuova fase di dialogo e contrattazione con le istituzioni locali. Quali sono le richieste del sindacato e quali sono i risultati ad oggi più importanti ottenuti con le amministrazioni municipali incontrate?
L’anno 2013 sarà l’anno delle vertenze territoriali.
Noi siamo convinti – ed i primi risultati ci danno ragione – che occorra un confronto sui bilanci con ogni amministrazione comunale, provinciale e regionale.
Occorre capire come vengono spese le tasse ed i tributi dei cittadini.
Non è possibile che ad ogni difficoltà relativa alla disponibilità economica, i sindaci taglino quel poco di spesa sociale esistente, senza valutare come invece si possano ridurre le uscite, individuando sprechi e privilegi e destinando le risorse al welfare, anche attraverso una lotta seria all’evasione fiscale.

3) Tra le istanze che la Uil Pensionati mette sul tavolo con maggiore fermezza, c’è senza dubbio la necessità di una legge organica per le politiche sociali, che in Sicilia non è mai stata realizzata. In quali vantaggi si tradurrebbe un simile provvedimento?
Nell’ultimo trimestre del 2011, il sindacato dei pensionati siciliani ha organizzato e promosso una petizione popolare, raccogliendo circa 130.00 firme, finalizzate ad ottenere una legge organica per le politiche sociali in Sicilia – considerato che la nostra Regione non ha ancora recepito la legge 328/000 – un fondo per la non autosufficienza, interventi di contrasto alla povertà e l’abolizione dei ticket sanitari.
L’assenza di una legge che dia risposte ai livelli essenziali di assistenza delle persone indigenti, di pensionati ed anziani non può più essere tollerata. Per quanto concerne i vantaggi scaturenti da un regolamento serio in materia, la risposta è che ne deriverebbe un’attenzione alla persona finalmente degna di un paese civile.

4) Insieme a Spi – Cgil e Fnp – Cisl, la Uil Pensionati chiede inoltre una legge regionale per le persone non autosufficienti.
L’Italia è un bel pese, ma le differenze tra le varie regioni sono rilevanti. Nella quasi totalità delle regioni settentrionali, i governi locali, in relazione alle indagini effettuate sul loro territorio destinano ai non autosufficienti somme molto consistenti. In Sicilia non abbiamo neanche un fondo al quale destinare le eventuali risorse, con la conseguenza che i problemi legati alla non autosufficienza li devono risolvere le famiglie e, in assenza di nuclei familiari che possano farlo, il fardello grava integralmente sulla persona interessata, con tutti i drammi che ne conseguono. Le segreterie nazionali dei pensionati, attraverso una petizione popolare, hanno chiesto una legge per la non autosufficienza, dotata di relativa copertura finanziaria, in modo che da Bolzano a Trapani i soggetti interessati dispongano di un budget minimo di risorse che sia uguale per tutti ; successivamente, le varie Regioni, in funzione dei bisogni locali e attraverso indagini mirate, destinerebbero così risorse proprie per dare le risposte adeguate. Lo spettacolo indecoroso al quale abbiamo assistito con gli ammalati di SLA costretti a manifestare nelle carrozzelle e nei lettini davanti alle istituzioni per rivendicare un loro diritto, non è certo degno di un paese civile.

5) A proposito di soggetti non autosufficienti, la Uil Pensionati ha lanciato sul territorio nazionale, nei mesi scorsi, una campagna sociale di sensibilizzazione della collettività sul tema delle barriere architettoniche e della mancata fruizione dei servizi negli uffici pubblici da parte della popolazione disabile.
A parte il doveroso impegno del sindacato in merito, non ritiene vergognoso che, ancora oggi, si debba ribadire la necessità di assicurare i diritti più elementari ai portatori di handicap?
Il nostro Paese non è stato pensato come un luogo dove l’attesa di vita potesse allungarsi così tanto e raggiungere gli attuali livelli. Il territorio deve essere completamente ridisegnato sotto il profilo urbanistico: vanno abbattute tutte le barriere architettoniche in modo da consentire la fruizione degli uffici e degli spazi senza distinzioni tra normodotati e portatori di handicap. La UIL da tempo chiede con insistenza a tutti i governi di procedere in questa direzione ma la politica è sorda e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Noi comunque non ci rassegniamo e continueremo ad insistere.

6) I sindacati dei pensionati sono impegnati oggi più che mai a chiedere con forza interventi urgenti di contrasto alla povertà e l’abolizione dei ticket sanitari.
Ad oggi, tuttavia, la risposta delle istituzioni sembra essere stata molto tiepida, perché?
Programmare e mettere in atto interventi urgenti di contrasto alla povertà è un’esigenza non più rinviabile. In occasione della manifestazione nazionale del 7 dicembre scorso svoltasi dinanzi a tutte le prefetture d’Italia, noi della UILP siciliana abbiamo manifestato al prefetto di Palermo la nostra profonda preoccupazione derivante da una lunga serie di fattori concomitanti, quali la crescente povertà, la dilagante disoccupazione, l’assenza di politiche sociali, l’aumento indiscriminato di tasse e tributi, la riduzione del potere d’acquisto delle pensioni: una miscela esplosiva che, se non disinnescata, potrebbe mettere a rischio la tenuta delle stesse istituzioni.
Rispetto ad una situazione del genere noi della UIL Pensionati siciliana, unitamente ai colleghi di CGIL e CISL, in assenza di risposte concrete, saremo costretti a mettere in atto tutto quanto sia possibile per dare quelle risposte oramai non rinviabili che la popolazione dell’isola nel suo complesso si attende.

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