Ponte Verdura, crollo della produzione (-80%) per la società Fornaci Virgilio di Sciacca.

La cooperativa Fornaci Virgilio vede crollare il suo fatturato a causa del crollo del ponte sul fiume Verdura:
“L’impossibilità di percorrere la SS 115, e di disporre di una via alternativa per i mezzi pesanti destinati al trasporto degli inerti – scrive il suo Presidente – costituisce l’unica causa del sostanziale blocco della produzione, con conseguenza della riduzione dei ricavi”.
L’Azienda ha pertanto inviato una lettera agli uffici competenti. Lettera di allarme per la grave situazione economica finanziaria in cui si trova adesso la cooperativa, la cui esistenza mette a repentaglio il reddito delle 20 famiglie che vi lavorano.

Al Sig. Presidente della Repubblica
Al Sig. Prefetto della Provincia Agrigento
Al Sig. Presidente della Regione Siciliana
Al sig. Presidente della provincia di Agrigento
Al Sig. Direttore Generale dell’A.N.A.S. Sicilia
Al Sig. Sindaco del Comune di Ribera
Al Sig. Sindaco del Comune di Sciacca
Al Sig. Questore della Provincia di Agrigento
Alla Lega Cooperativa di Agrigento

Quale Presidente e Rappresentante Legale della Società. Cooperativa Fornaci Virgilio, che impegna nel lavoro i soci e con sede e stabilimento di cava a Sciacca, nella località. Ciurami-Spagnolo, per mandato dell’assemblea dei soci, si intende rappresentare la gravissima e drammalica situazione economica-finanziaria, in cui la cooperativa è precipitata con l’interruzione della viabilità sulla SS 115 seguita al crollo del Ponte Verdura avvenuto il 02 febbraio 2013.

La cooperativa produce e trasporta materiali inerti con mezzi pesanti. La chiusura della strada statale 115 ha determinato il crollo dell’ 80% della propria produzione con gravissime ripercussioni sul piano occupazionale ed economico. L’incontestabile e obiettiva impossibilità di percorrere la SS. 115, e di disporre di una via alternativa per i mezzi pesanti destinati al trasporto degli inerti, dunque, costituisce l’unica causa del sostanziale blocco della produzione, con conseguenza della riduzione dei ricavi e di rilevantissima perdita d’esercizio.

Ora le venti famiglie, che prima vedevano garantito un dignitoso reddito con il lavoro della cooperativa, a breve, si ritroveranno senza alcun sostentamento per far fronte ai bisogni minimi della vita. Parimenti, il blocco della produzione ha reso vani gli investimenti intrapresi dalla cooperativa e ne aggraverà la situazione economica-finanziaria sino al tracollo, non potendo tener fede agli impegni assunti.

Pertanto, esortiamo le Autorità in indirizzo a intervenire senza indugio presso gli enti competenti per una concreta quanto rapida riattivazione del transito consentendo la viabilità ai mezzi pesanti sulla SS 115 in prossimità del ponte verdura crollato. Con riserva di far valere le ragioni, i diritti e gli interessi cui è riconosciuta tutela.

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