Ribera piange il “Natale” che sembra non arrivare

Ribera. La televisione, quasi ad esorcizzare la crisi, mostra in evidenza alberi di natale, luci scintillanti, addobbi vari. La Ribera, un tempo famosa per la sua sfarzosità, è deserta, buia, squallida. Cosa succede? Niente addobbi, niente tappeti rossi per il centro cittadino, niente luci, manco gente. Oramai tutto è niente.

La piazza appare deserta, così come il corso principale; i locali presenti son chiusi. Tutto al buio, tutto tace. E siamo alla vigilia della grande festa di fine anno! E si, l’Immacolata un tempo dava l’avvio alle festività natalizie, al piacere di riscoprire tradizioni, al piacere di stare assieme. Tutto è cambiato. Il paese appare desolato, sconfitto, disagiato.

Su la testa! Anche nei momenti peggiori, si cerca di dare il meglio. Certo, un Sindaco che è stato beffeggiato e additato per “festaiolo”, di non curarsi dei bisogni del paese ma di dare sfogo alle pulsioni baldanzose, di badare solo alle sagre, alle “mangiate” di sicuro rifletterà, e molto, prima di approdare ad una decisione che potrebbe, nei maligni, continuare a far dire sciocchezze, ovvero che si pensa al divertimento e non ai bisogni del paese.

Invero, caro Sindaco, la città ha bisogno di tutto, di attenzioni per le situazioni critiche, ma anche di svago, funzionale a far riavvicinare i tanti oramai esiliati in casa propria. Non di solo pane vive l’uomo!

Auspichiamo che il nostro amato Sindaco, Carmelo Pace, possa al più presto intervenire e riaccendere la piccola fiamma del Natale nei cuori dei tanti riberesi affranti.

Giovanni Cutino

Giovanni Cutino

Dott. Commercialista

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