Ribera, SEL: “giù il prezzo del pane, ma dura poco!”

Con una nota trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sciacca e alla Prefettura di Agrigento, Angelo Renda segretario di Sinistra Ecologia e Libertà, chiede un loro risoluto intervento in ordine agli ultimi avvenimenti sul prezzo del pane nel comune di Ribera.
Il cibo a buon mercato, sostiene il dirigente di Sel, è ormai un ricordo del passato. Il carrello della spesa anche quest’anno continua ad essere più caro per tutti. E non si tratta di un andamento passeggero, privo di conseguenze, soprattutto in alcune aree dell’agrigentino come Ribera. Eppure in quest’ultima settimana nel comune crispino – scrive Renda – c’è stato un notevole abbassamento del prezzo del pane, dapprima un timido tentativo isolato, che in pochi giorni ha preso vigore e corpo vedendo diversi panificatori vendere pane , in modo concorrenziale, ad un euro il filone da mezzo chilo e 50 centesimi quello da 250 grammi: un panificio di via Belmonte con un vistoso pannello in compensato all’esterno e con caratteri cubitali annunciava tale iniziativa che rallegrava le “tasche” della popolazione. Altri avevano portato il prezzo del pane ad un prezzo mai visto dalle famiglie riberesi: 80 centesimi il filone da mezzo chilo e 40 centesimi quello da 250 grammi, anche qui nella centralissima via Verga con tanto di cartello esposto all’ingresso del negozio. I panifici di Ribera hanno nomi di santi e già si gridava al miracolo! Ma è durata solo una settimana la “festa” del pane al ribasso perché una “forza non tanto misteriosa” ha portato tutto all’ordine. Ha avuto la capacità di dissuadere taluni “eroici panettieri” e convincerli, con le “buone”, a ritornare ai vecchi prezzi e uguali per tutti: 1,20 – un euro e venti centesimi il filone da mezzo chilo e 0,70 – settanta centesimi quello da 250 grammi.

rendaAngeloHo il massimo rispetto per i panificatori, sostiene Renda, che sono anche loro vittime della pesante crisi che attanaglia la società, e non è corretto operare e agire fuori dalla legalità. Ancora una volta chiediamo ai fornai di stare lontani da eventuali cartelli di categoria, cercando di non vendere tutti il pane allo stesso prezzo. Stabilito un quadro di regolarità e legalità da parte degli organi preposti, suggeriamo, invece, ai consumatori – continua Renda dirigente di Sel – di comprare il pane dove costa meno al fine di far emergere l’aspetto positivo della concorrenza e del libero mercato. Ci sono famiglie che si alimentano, soprattutto, di pane per cui la mancanza di concorrenza sul prezzo è una mannaia per il bilancio familiare. Speriamo – conclude Renda – che la Prefettura, che governa l’ordine e la legalità del territorio provinciale, istituisca una task-force per vigilare su possibili speculatori onde evitare avvenimenti gravi e cruenti che hanno turbato il settore, che ha visto un fornaio, in questi giorni e per questioni appunto di concorrenza, ferire gravemente a colpi di giravite un collega panettiere a Porto Empedocle. Se continua questo stato di cose certamente salterà il sistema sociale, giacché molte famiglie sono davvero sul lastrico.”

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