“Riesplode un sentimento di protesta e di rabbia nella comunità che disperatamente attende invano la ricostruzione delle 10 palazzine Iacp di Largo martiri di via Fani a Ribera da quando l’amministrazione comunale emetteva l’ordinanza n.23 del 24/02/2012 con la quale si ordinava ai disperati residenti lo sgombero degli alloggi.”
A dichiararlo è Angelo Renda, coordinatore cittadino di Sinistra Italiana, in una nota trasmessa ai massimi vertici della Regione Siciliana, all’Iacp e all’Urega di Agrigento. Infatti, scrive Renda “a quasi 5 anni dal tremendo e drammatico “disastro”, che rovinò da un lato la loro tranquillità e dall’altro la loro sicurezza e serenità quasi nulla è stato fatto”.
“Al danno – prosegue il documento – c’è la beffa: “per valutare il ricorso di una ditta esclusa, al Tar sono stati necessari sette mesi. Inoltre, l il costo a carico dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture è stato di 100 mila euro per pagare i canoni di locazione di abitazioni provvisorie, prese in affitto dalle famiglie sfrattate”.
“Cera già stato – prosegue nella nota Renda – un grave ritardo in alcune fasi dell’iter di ricostruzione poiché non è stata messa sul tappeto una minima pianificazione programmatica. Si è operato alla giornata per mancanza di continuità progettuale, ogni minimo passaggio è stato ricolmo d’ostacolo e incertezza. Lo stato dei fatti rimane come una “pentola a pressione” al punto di esplodere da un momento all’altro. Questa ricostruzione è certamente un’opera complessa, ma dopo tutto questo tempo non può rappresentarsi solo come una scoraggiante e triste cronistoria d’impedimenti e di black out procedurali”.