Il Meetup Valle Verdura–Ribera ha presentato all’Amministrazione comunale una serie di proposte ed idee (con lettera protocollata n°18011 ieri al comune di Ribera) relative al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani. In particolare, hanno chiesto al sindaco di mantenere il servizio di raccolta “porta a porta” e di impegnarsi a raggiungere il traguardo dei “rifiuti zero” entro il 2020 coinvolgendo ed affiancando al personale comunale addetto alla raccolta, i giovani riberesi attraverso la formazione di cooperative giovanili, e sfruttando la legge sul “Baratto Amministrativo”.
Roberto Lino, Calogero Palminteri e Antonino Puntillo, a nome del Meetup Valle Verdura, suggeriscono di “impiegare tutti i cittadini al di sotto della soglia di povertà in opere di pubblica utilità, come può essere ad esempio la mansione di “Spazzino di quartiere” o come addetto alla raccolta dei rifiuti affiancato ad un operatore ecologico comunale”.
“L’istituzione delle cooperative giovanili – spiegano i tre attivisti – vanno ad integrare, le politiche ecologiche e dello smaltimento dei rifiuti con le politiche sociali e per il lavoro, creando nel tempo le condizioni per un sano sviluppo del mondo dell’imprenditoria giovanile. È risaputo – aggiungono – che una volta differenziato dal cittadino il rifiuto diviene risorsa, che opportunamente ritirata e stoccata nelle isole ecologiche, ed opportunamente trattate posso essere rivendute, ed il ricavato ammortizzerebbe i costi del servizio, contribuendo in parte alla remunerazione del personale della categoria, alleggerendo l’amministrazione comunale dall’onere di assumere ulteriore personale, allo stesso modo, quel ricavato farebbe risparmiare un bel po’ i contribuenti riberesi”.
Secondo il loro punto di vista vanno pertanto “riorganizzate le isole ecologiche che devono essere sempre aperte ai cittadini, i quali devono poter conferire qualsiasi tipo di scarto e di rifiuto, in qualsiasi ora della giornata lavorativa, anche ingombrante, come ad esempio divani, frigoriferi etc, ma anche materiali di scarto vario (idraulica, edilizia etc) tutto può essere recuperato, riciclato e riutilizzato.”
“Il grande impegno politico degli amministratori, l’eccezionale coinvolgimento cittadino, la mole di forze dispiegate sul territorio per sensibilizzare, per elaborare e mettere in opera un sistema nuovo ed efficiente di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, questi indubbiamente sono gli elementi centrali su cui bisogna puntare per una politica ambientale di successo” – concludono Lino, Palminteri e Puntillo.