Ritardi ricostruzione case popolari, Renda (SEL): il Prefetto prenda in mano la situazione per velocizzare l’iter

renda…non c’è pace per la ricostruzione delle 10 palazzine Iacp di Largo martiri di via Fani a Ribera da quando l’amministrazione comunale emetteva l’ordinanza n.23 del 24/02/2012 con la quale si ordinava ai disperati residenti lo sgombero degli alloggi. A tre anni dalla terribile “catastrofe” che devastò da un lato la loro tranquillità e dall’altro la loro sicurezza e serenità quasi poco è stato fatto.”

Scrive Angelo Renda, segretario cittadino di SEL, in una nota dura inviata al Presidente della Regione  Rosario Crocetta, al Dirigente Generale delle Infrastrutture Giovanni Arnone, al Commissario ad Acta IACP Agrigento Salvatore Burgio e al sindaco Carmelo Pace. “Tutti attori istituzionali – prosegue  Renda – che avevano sottoscritto la convenzione che dava incarico e compito di progettare, programmare e gestire le disponibili risorse finanziarie per complessivi 11.894.713,00 euro.”

Il dirigente politico di SEL osserva anche “che la ricostruzione interessa un gran numero di famiglie soprattutto proprietari, con particolari caratteristiche di natura giuridica, che debbono cedere le aree degli immobili pericolanti al comune.”

Secondo Renda, “c’era già stato un grave ritardo in alcune fasi dell’iter di ricostruzione poiché non è stata messa sul tappeto una minima pianificazione programmatica. Si opera alla giornata per mancanza di continuità progettuale, ogni minimo passaggio è ricolmo d’ostacolo e incertezza. ”
“Lo stato dei fatti – sottolinea – rimane come una “pentola a pressione” al punto di esplodere da un momento all’altro. Questa ricostruzione è certamente un’opera complessa, ma dopo tutto questo tempo non può rappresentarsi solo come una scoraggiante e triste cronistoria di impedimenti e di black out procedurali.”

Renda ricorda come nel pomeriggio del 14 Novembre  dello scorso anno c’era stata una riunione dal Prefetto e come il rappresentante del Governo aveva esortato  a porre il massimo impegno e recuperare prontamente gli ingiustificati ritardi.

“Ha trovato orecchie sorde il suo appello”, secondo Renda il quale sottolinea peraltro come  “permanga una situazione di stallo e incapacità inaccettabile a livello istituzione comunale”.
Pertanto, suggerisce il dirigente locale di SEL, è necessario “assegnare al Prefetto il ruolo ufficiale di Autorità Centrale e Unica di verifica dell’iter burocratico di ricostruzione”, al fine di evitare che detta situazione di stallo si protragga alle calende greche.

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