“Nella battaglia contro il fenomeno della delocalizzazione ci attendevamo la vicinanza di tutta la politica siciliana, considerato il forte rischio di emorragia occupazionale per migliaia di lavoratori: così non è stato, ecco perché domani chiederemo con forza ancora una volta al governo Crocetta di intervenire a difesa del settore delle telecomunicazioni nell’isola”: è quanto si legge in una nota del segretario regionale dell’Ugl Tlc Daniele Ruisi, che spiega le ragioni della protesta sindacale che domani, a partire dalle 9:00, darà vita ad un corteo che si snoderà da piazza Marina, sede degli uffici del sindacato, sino a piazza Indipendenza.
“L’Ugl – spiega Ruisi – da tempo denuncia la violazione delle norme che regolano lo spostamento delle attività lavorative e produttive all’estero, sia sotto il profilo occupazionale che dal punto di vista della gestione dei dati sensibili: vogliamo difendere sia i lavoratori che gli utenti, ma ad oggi abbiamo ottenuto dalla politica solo promesse, incontri e tavoli improduttivi da Palermo a Roma; il tutto, nella quasi totale indifferenza della Regione, come se il fenomeno riguardasse solo gli addetti ai lavori”.
“Le leggi ci sono – chiarisce il segretario – occorre però regolamentare ulteriormente il settore delle telecomunicazioni ribadendo che la delocalizzazione danneggia l’economia e non ha nulla a che fare con l’internazionalizzazione delle imprese che, invece, è un ‘occasione di crescita economica e sviluppo “.