Apprendiamo con molta preoccupazione la notizia della riduzione della scorta al magistrato antimafia Salvatore Vella, socio onorario della nostra associazione. Il territorio agrigentino, secondo l’ultima relazione semestrale della Dia al Parlamento, rimane un “solido assetto per tutta l’organizzazione di Cosa nostra siciliana come si evince dalla capillare presenza, sull’intero territorio di 41 famiglie note alle Forze di polizia, delle quali 33 con una significativa propensione all’infiltrazione nei settori socio-economici e politico-amministrativi”. Una mafia che non ha esitato ad uccidere magistrati ed esponenti delle forze dell’ordine e che risulta ancora molto radicata e pericolosa. Il Dott. Vella, negli ultimi anni, si è distinto per l’efficacia del suo impegno ed ha compiuto operazioni antimafia di grande rilievo. Un servitore dello Stato che ha subìto intimidazioni e minacce e rischia costantemente la vita per assolvere al meglio il suo lavoro. Riteniamo molto rischiosa la decisione di abbassare il livello di sicurezza attorno alla sua persona ed invitiamo le Istituzioni a rivedere questa scelta infelice. E’ inaccettabile continuare a ricevere segnali negativi sul campo della lotta alle organizzazioni criminali in questa provincia: rischio chiusura dei Tribunali e delle Procure, minacce di tagli alla Dia, cattiva gestione dei testimoni di giustizia e adesso riduzione della tutela ad un magistrato a rischio. Basta. Lo Stato faccia sul serio e rispetti la dignità dei cittadini agrigentini onesti.
Associazione “S.O.S Democrazia” – Ribera