Il sindaco Ciaccio revoca la sovvenzione all’Associazione Volontari Protezione Civile “Terre Sicane” e si prepara a sfrattare i volontari dai locali dell’ex plesso scolastico “Montessori”.
Le attività di protezione civile a Sambuca di Sicilia non sono più gradite. Il sindaco Leonardo Ciaccio ha revocato nei giorni scorsi la sovvenzione per le attività di protezione civile in città e si prepara a sfrattare i volontari dell’associazione “Terre Sicane” dall’ex plesso scolastico “Montessori”, concesso in convenzione dalla precedente amministrazione. Il provvedimento intende procedere formalmente alla“riformulazione per la convenzione di concessione dei locali dell’Ex plesso scolastico “Montessori” e alla “revoca della sovvenzione per la promozione e l’attuazione di attività di Protezione Civile”.
La determina sindacale n° 120 del 5 agosto scorso parla chiaramente di “Incompatibilità con i programmi politici della nuova giunta” e si abbatte come una scure sulle decine di volontari che da anni impiegano il loro tempo libero per diffondere la cultura della sicurezza a Sambuca.
“La nostra Associazione – commenta il Presidente Paolo Buscemi – , sin dal primo giorno della sua costituzione, ha messo a punto un piano di collaborazione con il Comune di Sambuca di Sicilia per attività di Protezione Civile e salvaguardia e tutela ambientale”.
“Questa determina – continua il presidente – ha tagliato l’attività della nostra associazione: La concessione dei locali già adibiti a Sede operativa e la sovvenzione per le nostre attività, sono il frutto di un’intensa collaborazione con questo Ente nella gestione delle emergenze e degli eventi in genere. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
Sulla revoca della sovvenzione puntualizza: “non comprendiamo come sia possibile che le scelte poste in determina siano dettate da ‘incompatibilità con i programmi politici della nuova giunta’. Sembra fuori da ogni portata logica che il Sindaco, essendo per legge richiamato ad essere il primo responsabile di protezione civile, consideri questa materia faccenda estranea ai propri programmi politici”.