Sono tre le persone segnalate a piede libero alla Procura della Repubblica di Agrigento nella mattinata di oggi, con l’ipotesi di reato di esercizio abusivo della professione medica in concorso.
Da alcuni giorni i Carabinieri della Stazione di San Biagio Platani, per mezzo di servizi di osservazione e controllo, hanno notato che una donna del luogo, effettuati i prelievi in varie case della piccolo centro dell’agrigentino, si recava poi a depositare le provette in centri analisi della zona.
Presso quest’ultimi, in una seconda fase, sono quindi state eseguite verifiche e più approfonditi controlli da parte dei militari dell’Arma che hanno così segnalato all’A.G. anche i titolari dei laboratori per concorso nel reato. Rinvenute e sequestrate quattro provette di sostanza ematica.
Sulla scorta delle indagini sin qui effettuate dai Carabinieri, i prelievi di sangue venivano effettuati a domicilio, a fronte di un corrispettivo economico di cinque euro, senza rilascio di documenti fiscali.