Sabato 8 febbraio è stata rappresentata a Calamonaci la commedia “Il morto sta bene in salute” di Gaetano Di Maio, interpretata dalla compagnia riberese “Teatro e amicizia Allavam”. Teatro gremito di gente, molti riberesi sono accorsi per applaudire i propri compaesani.
La commedia ricalca vecchi cliché e pregiudizi ancora vigenti sulla Sicilia come la mafia, la furberia, il pressapochismo, la mentalità retrograda e quella delle due morali, cioè rigida a casa, molto più lasciva fuori dall’ambiente domestico. Preconcetti duri a morire, perché anche se ci fosse qualcuno a voler fare la differenza rischierebbe comunque di soccombere alla mentalità della maggioranza e a uniformarsi ad essa.
Personaggio di spicco proprio il protagonista, Luigino Dorè, cioè colui che avrebbe dovuto morire per togliere dall’impaccio i due proprietari della pensione e saldare il debito con la “Madre”, cioè la mafia, ma che invece continua a vivere facendosi beffe di tutti. Simpatico e caciarone, interpretato da un bravo Stefano Palminteri, che viene ingiustamente denigrato solo per il fatto di essere un attore comico e per il suo “Look” eccentrico. Divertenti le sue “macchiette” cioè canzoncine a doppio senso con cui prende in giro gli astanti. Perché scherzando si può dire tutto, soprattutto la verità. Tifando che il morto stia bene in salute fino alla fine e che con lui sopravviva anche l’arte della simpatia, del gusto di prendersi poco sul serio, del riderci su per sdrammatizzare.
Caratteristiche e azzeccate le interpretazioni di Rosalia Miceli, Rosario Cucuzzella, Alfonso Spicola, Daniele Triolo, Francesco Sicurella e Lilla Magro; di sostanza e qualità la recitazione degli ormai veterani della Compagnia Stefano Palminteri, Giovanna Gatto, Angelo Blandino, Paolo Caternicchia, Mimmo Labbruzzo e Ornella Vesco; frizzanti e maliziose la performance di Dalila Bilella e Daniela Miceli; molto carine e graziose le bambine Elena Palermo, Claudia Gatto e Sara Cucuzzella.
Mirella Ciliberto