Nell’ambito dell’attività investigativa svolta nel procedimento iscritto a carico di Calogero Dangelo e Matteo Lucchesi Palli, sottoposti ad indagini preliminari per il reato di truffa aggravata ai danni dell’I.N.P.S., si è proceduto, oggi venerdì 12 luglio, alla esecuzione delle ordinanze applicative delle misure coercitive custodiali degli arresti domiciliari nei confronti dei due indagati, i quali hanno percepito prestazioni assistenziali simulando, secondo i carabinieri, uno stato di cecità assoluta.
I militari della Stazione Carabinieri di Sciacca, che hanno curato l’indagine, hanno accertato, anche attraverso riprese video, che gli indagati, i quali percepivano le indennità di accompagnamento in relazione alla patologia loro riconosciuta, svolgevano autonomamente e senza necessità di alcuna forma di ausilio le ordinarie attività di vita quotidiana, quali attraversare la strada con disinvoltura o leggere un giornale, evidentemente incompatibili con il loro stato di ciechi civili assoluti.
Nota integrativa del 17-07-2013
Durante l’interrogatorio di garanzia che si è svolto martedì mattina al palazzo di giustizia, Calogero Dangelo ha risposto alle domande del gip ed il suo difensore, l’avvocato Filippo Alessi, sostiene che l’ex centralinista del Comune ha diritto a quell’indennità. A Dangelo è stato concesso di uscire da casa per due ore al giorno per l’acquisto dei generi di prima necessità. Lucchesi Palli, invece, si è avvalso della facoltà di non rispondere, ed i suoi legali hanno depositato ricorso al Tribunale del Riesame avverso la misura cautelare.