Sciacca, carabinieri e vigili urbani arrestano in flagranza di furto due palermitani

refurtivaNel corso dei servizi preventivi posti in essere dai Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Sciacca, finalizzati alla repressione dei delitti contro il patrimonio e in particolare dei furti, i Carabinieri della Stazione di Sciacca congiuntamente a personale della Polizia Municipale della città, intorno alle ore 11.00 di ieri, sono riusciti ad individuare e trarre in arresto Giuseppe Zito 42enne e Luciano Mannima, 35 enne, entrambi  palermitani.

I due uomini sono stati intercettati a bordo di un’autovettura Opel Astra da personale della Polizia Municipale che hanno bloccato il mezzo per non avere osservato un segnale semaforico in via Mazzini di Sciacca. Sottoposti a controllo il conducente è risultato sprovvisto di patente di guida pertanto, il personale dei Vigili Urbani notato nei due soggetti atteggiamenti sospetti, hanno richiesto l’ausilio dei militari dell’Arma. Con l’arrivo di questi i due sono stati accompagnati, in sicurezza, presso la sede della Compagnia e sottoposti a perquisizione personale, successivamente estesa al loro veicolo. Sul sedile posteriore del mezzo sono stati rinvenuti, occultati all’interno di una scatola, 14 sacchetti contenenti monete per un totale di € 1.538,00, con apposto su ogni contenitore il nome di un ente pubblico saccense. Considerata la dubbia provenienza del denaro ed atteso che i due non hanno saputo o voluto giustificarne il possesso, sono state espletate immediate verifiche investigative che hanno permesso di scoprire che poco prima, in via De Gasperi, i predetti avevano derubato i sacchetti contenente il denaro dall’interno di un furgone di proprietà di una ditta del luogo che nel corso della mattinata aveva recuperato le somme dai propri distributori automatici installati presso Enti pubblici di Sciacca.

La refurtiva, interamente recuperata, è stato pertanto restituita dai Carabinieri al legittimo proprietario, mentre gli arrestati, su disposizione della Procura della Repubblica del luogo sono stati tradotti a Palermo nelle rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari.

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