La scuola di musica “Piccolo Mozart” muove i suoi primi passi a Ribera

IMG-20140629-WA0003Domenica 29 giugno si è svolto il saggio di fine anno della scuola di musica “Piccolo Mozart”. Gli allievi si sono esibiti nelle specialità musicali che hanno appreso da febbraio fino a giugno, con maestria e leggiadria. Il pubblico era estasiato: nessuno avrebbe potuto mai immaginare che in  poco tempo i ragazzi avrebbero imparato così bene; anche i bambini più piccoli hanno eseguito alla perfezione i brani che i maestri hanno loro insegnato. Oltre al corso di canto, gli allievi hanno potuto scegliere anche tra quello di piano, percussioni e diversi strumenti a fiato come la tromba. Soddisfatti i genitori che hanno potuto sentire con le proprie orecchie i progressi dei ragazzi, i quali, raggianti, hanno fatto proprio una bella figura. Fieri i maestri che hanno premiato tutti i loro pupilli con un attestato di merito e hanno intenzione per il prossimo anno di introdurre l’insegnamento di molti altri strumenti, affinché a Ribera ci sia il gusto, la passione e l’amore anche per il genere classico e lirico e non solo per il rock e il pop, come dice lo stesso Rosario Zabbara, direttore del Piccolo Mozart. E che tutto questo entri a far parte della nostra cultura. Questo è quanto ha detto Rosario Zabbara:

IMG-20140629-WA0000Sei un flautista, dove hai insegnato questo strumento?
“Nelle scuole medie, all’Istituto Toscanini e adesso qua al “Piccolo Mozart” che è stato creato da quest’anno.”
Da dove è nata l’idea di creare questa scuola di musica?
“L’idea è nata quasi per scherzo. Il “colpevole” è stato questo ragazzone che si chiama Vito Limanni, mio carissimo amico, che da diversi anni mi ha invogliato per creare una scuola di musica per giovani ragazzi. Provenendo dall’insegnamento alle scuole medie, diciamo, che è stato più facile crearla. Come prima cosa, abbiamo creato lo statuto Mozart, e poi abbiamo trovato la sede dove collocare la scuola. Per iniziare abbiamo creato un corso per bambini dai quattro fino ai sei anni, come propedeutica alla musica, cioè per iniziare a comprendere la musica. Per continuare abbiamo inserito un altro corso per bambini più grandicelli, dai sei ai dieci anni, in cui iniziamo ad insegnare a suonare uno strumento ben preciso. Direi che quest’anno ci siamo riusciti molto bene e sono molto orgoglioso di quello che è stato fatto. Quello che mi aspetto per il futuro è che, innanzi tutto, ci siano più classi d’insegnamento, come il sax, il clarinetto, la chitarra o magari, perché no, anche strumenti meno conosciuti, come l’oboe. Quindi il nostro intento e fare del sound con tanti ragazzini. Infatti il nostro obiettivo non è quello di insegnare il singolo allievo, ma di fare suonare tra di loro tutti i nostri ragazzi, facendo coesione e quindi musica. Un altro obiettivo, che si propone la nostra associazione per il prossimo anno, è quello di fare musica davanti ai bambini disabili.”
Invece corsi per ragazzi più grandi e per gli adulti?
“Li abbiamo proposti anche quest’anno. I ragazzi dagli undici anni in poi possono iscriversi dando una leggera quota in più rispetto alla mensilità dei bambini. Anche a 80 anni chi volesse imparare a suonare uno strumento, si può iscrivere alla nostra scuola.”
Cosa pensi di questo saggio di oggi?
“E’ andato benissimo, ben aldilà delle mie aspettative. Non lo immaginavo e sono contentissimo delle capacità che hanno acquisito i nostri ragazzi in pochissimi mesi. Pensa che è già difficile tenere in mano uno strumento, figurati eseguire un brano dall’inizio alla fine. I nostri allievi, anche i più piccoli, ci sono riusciti in maniera egregia.”
Invece per te cos’è la musica?
“Questo è un parolone. La musica per me è tutto. Pensa che io studio anche ingegneria meccanica, ma quello che dico sempre ai miei amici è che la musica è la mia vita. L’ingegneria meccanica si può dire “un incidente di percorso”, così quello che posso dire è di trasmettere ai bambini quello che è per me la musica. Di far comprendere loro quello che è la musica.”
Cosa pensi del panorama musicale di Ribera e dei riberesi in generale?
“Potrei parlarne male, ma il problema è iniziare a gettare le basi per un gusto musicale diverso. Come hai visto oggi era pieno di gente. Quindi bisogna insistere fino al punto che tra qualche anno, anche qui a Ribera, vi sia la cultura anche della musica classica e lirica, oltre a quella per la musica leggera.”

Mirella Ciliberto

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