Sel contro Iacp per somme decurtate e ritardo sui contributi

Angelo Renda, Coordinatore cittadino di SEL, con un lettera,  rileva il grave turbamento che ha suscitato tra le 60 famiglie sfollate, (25 ex proprietari e 35 locatari), la notizia diramata dagli uffici dello IACP di Agrigento che la data dalla quale decorre il contributo è dicembre 2013

Renda, inoltre,  contesta e respinge al mittente l’ingiustificato e intollerabile taglio ai contributi per gli affitti.  Il dirigente politico indirizza critiche velenose contro l’IACP di Agrigento perché – scrive –  “non coglie in pieno la fase di triste e dolorosa emergenza che vivono le 60 famiglie, ma anche per gli assurdi ed inammissibili “tempi biblici” proposti per la ricostruzione: 36 mesi, avendo il suddetto Ente provinciale stabilito che il periodo coperto dei contributi sarà di tre anni.”

Angelo Renda accusa l’IACP di atteggiamento miope poiché il contributo elargito per gli affitti passerà da 250.00 a 208.00 euro, che per adesso sta sostenendo il Comune. La somma è prevista dall’articolo 4 della convenzione stipulata lo scorso 24 luglio tra lo IACP, la Regione e il Comune di Ribera. Si respinge con tutte le forze simile e dolorosa “sberla” che si vorrebbe abbattere sulle disperate famiglie.

Per questo il dirigente di SEL richiede, nella nota:

1) Date certe su: “Progettazione, Bando di gara integrato per la demolizione e ricostruzione, inizio lavori, consegna alloggi”;

2) Che a gestire l’ingente somma dei 12 milioni di euro non sia l’IACP di Agrigento, ma la Prefettura, se non lo stesso Assessorato Regionale alle Infrastrutture;

3) Considerato che le stesse famiglie interessate versano in grave disagio economico e nella completa disperazione, accordare loro oltre alle 250.00 euro mensili,  una tantum di 8 mila euro a famiglia sia per le maggiori spese sostenute dal punto di vista economico: “traslochi, contratti luce, gas acqua etc, sia per i disagi psicofisici patiti”.

rendaAngeloSi preannuncia, conclude Angelo Renda, un autunno veramente caldo con l’augurio che la disperazione e la protesta non trascendano nella violenza. Perché con orgoglio possiamo affermare di essere una terra di gente che non china il capo e non si arrende!”.

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