Sgrò scrive a Crocetta: “qualcuno abusa della sua immagine e crea un clima di ostilità verso Pace”

L’assessore Antonio Sgrò ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. La riportiamo di seguito:

antonio-sgròEgregio Presidente, sono Antonio Sgrò, Assessore del Comune di Ribera di un’amministrazione che di sicuro non è né di destra, né di centro, né di sinistra.
Ma che, Sindaco in testa, ha salutato ufficialmente la sua elezione con fiducia e speranza.
Personalmente sono da sempre un uomo della sinistra, suo elettore e sostenitore durante le due recenti campagne elettorali, quella regionale e quella nazionale e da subito ho apprezzato e sostenuto il suo operato, la Sua “tensione antimafia” e la rottura con i metodi del passato.
Proprio per questo, devo dirle, che la mia amarezza è ancora più grande nel registrare alcuni ripetuti episodi dei quali, pur essendo stato tirato in ballo il Presidente della Regione, ne sono certo, lei non può conoscere ne avallare.
Le sottopongo i “fatti” sinteticamente.

  • Durante una sua visita, quella fatta al Cine Teatro Lupo, per un appuntamento elettorale organizzato dal suo Movimento a Ribera, anche il Sindaco, se pur non invitato, ha partecipato a quell’incontro, per rispetto istituzionale nei confronti del Presidente della Regione in visita a Ribera. Gli organizzatori dell’incontro elettorale, però, hanno ritenuto opportuno non far sedere il Sindaco tra il pubblico, tant’è che, ricordo, il primo cittadino è rimasto in piedi per tutto l’incontro, terminato verso l’una di notte.
  • Passo alla vicenda Maugeri e alla conferenza stampa organizzata in pompa magna alla presenza anche di rappresentanti del Governo regionale. In quell’occasione, al tavolo delle autorità l’unico non previsto è stato il Sindaco della Città nella quale la Fondazione Maugeri si è insediata. Le dirò di più: il Sindaco è stato invitato solo, perché lui stesso ha telefonato al Commissario dell’Asp, e per completezza di informazione è giusto dirle che non sono stati invitati né il Presidente del Consiglio comunale né l’intero Consiglio comunale.
  • E ancora, la questione più drammatica per Ribera, la vicenda della case popolari di Largo Martiri di via Fani. E’ nata una polemica in cui è stato tirato in ballo lei, tra il Megafono, il senatore Giuseppe Ruvolo e il Cantiere Popolare. Mentre questi ultimi la invitavano a mantenere gli impegni assunti nei confronti degli inquilini di Largo Martiri di via Fani, con comunicati stampa anche polemici, il Movimento Il Megafono rispondeva con dei comunicati stampa con i quali, anziché rispondere a quei partiti politici, per conto del Presidente della Regione, attaccavano ancora una volta il Sindaco di Ribera che non era neanche minimamente entrato in quella querelle.
  • Infine, relativamente alla soluzione da dare a questo dramma, concordata con Lei, Il Sindaco ha, doverosamente, provato più volte, per iscritto e telefonicamente, ad avere notizie in merito interpellando chi è stato delegato a indire tavoli tecnici e a presiederli, ha sollecitato più volte tutti gli uffici della Regione, dall’Ufficio di Gabinetto della Presidenza a quello dell’Assessore alle Infrastrutture e, non solo continuiamo a non ricevere risposte ufficiali su questa vicenda, ma la cosa più umiliante per la Città è che i suoi uffici inoltrano delle risposte, neanche tanto soddisfacenti, non al Sindaco o all’Amministrazione comunale, ma ad una emittente televisiva locale.

Caro Presidente, questi ripetuti “dispetti istituzionali”, che ricordano l’arroganza dei potenti del passato secondo la quale si rispettavano la città a piacimento, io li leggo come un paradosso rispetto all’immagine che ci siamo fatti di lei.

A questo punto, Presidente, pensando che “due indizi fanno una prova”, ho il sospetto più che fondato, che ci siano persone diverse dal Presidente della Regione, che hanno interessi politici personali locali e, a tal fine, abusando della sua immagine, cercano di creare un clima di ostilità con il Sindaco di Ribera e la città, al solo fine di alimentare una inconcludente polemica locale.

La prego di confermarmi che non ci siamo sbagliati, ponendo fine a questo metodo inaccettabile che rischia solamente di danneggiare una città che merita rispetto e per essa, lo meritano i rappresentanti che Ribera si è scelta.

Mi auguro che voglia accogliere la mia richiesta diretta di un incontro con il Sindaco e l’AC per parlare esclusivamente dei problemi dei nostri concittadini e senza dare spazio a speculazioni che non aiutano la nostra città”.

Con rinnovata fiducia
Antonio Sgrò

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