“Si è trattato, per fortuna, di un falso allarme ma chi ha tentato di spaventare e intimidire il Sindaco di Lampedusa, deve sapere che non c’è spazio per la intimidazione e la violenza. Una cosa è la lotta politica che si esercita nelle forme e nei modi propri di una comunità civile un’altra cosa sono le minacce e la violenza. Questi sono i momenti nei quali la “società civile” deve far sentire la propria voce, sia per essere vicina ai soggetti che vengono fatti oggetti di queste attenzioni sia per ribadire la condanna della violenza come strumento di lotta politica. Per questa ragione, come CGIL Provinciale, non possiamo che essere vicini a Giusy Nicolini ed esprimerLe tutta la nostra vicinanza e solidarietà”.
Lo dichiara il segretario generale della Cgil agrigentina, Massimo Raso