L’arte scenica di Serena Autieri e l’arte pittorica di Angelo Toto. Secondo appuntamento della rassegna di teatro e arte ceramica e figurativa al “Samonà” di Sciacca questa sera, giovedì 22 dicembre 2016.
“Dopo Giobbe Covatta e la mostra del maestro ceramista Gaspare Patti – dice l’assessore allo Spettacolo Salvatore Monte – arrivano altri due artisti, per la rassegna teatrale invernale e per la rassegna abbinata: ‘Quattro artisti per quattro serate’.
Sul palcoscenico del teatro popolare salirà la straordinaria Serena Autieri, con lo spettacolo “La sciantosa”, per la regia di Gino Landi, che tanto successo di pubblico e di critica ha finora riscontrato. Nel foyer del teatro, ci saranno in esposizione le opere di Angelo Toto. Una mostra di dipinti che ha per titolo ‘No!’. Angelo Toto espone volti di bambini, a rappresentare ogni paese del mondo, per dire no a qualsiasi forma di razzismo, umano, sociale, culturale. Bambini, liberi da pregiudizi, dietrologie e liberi dalla paura della diversità, che ci parlano, ci indicano una direzione, ci invogliano a dire sì alla vita e all’abbraccio universale, senza alcun confine fisico e mentale. Un grande messaggio per il nostro Natale”.
“L’iniziativa ‘Quattro artisti per quattro serate, con tre maestri ceramisti e un pittore – conclude l’assessore Monte – ha lo scopo di valorizzare la nostra ceramica e l’arte figurativa di Sciacca, attraverso particolari interpreti, ognuno con la propria sensibilità e il proprio stile molto personale, tra rispetto della tradizione e slanci di innovazione. I successivi appuntamenti saranno con altri due maestri ceramisti: il 27 dicembre con Salvatore Sabella per lo spettacolo di con Toti e Totino e il 20 gennaio 2017 con Alberto Soldano per lo spettacolo di Massimo Lopez”.
Breve biografia di Angelo Toto
Angelo Toto nasce a Sciacca nel 1972 dove lavora come artista ed arredatore d’interni. Dopo essersi diplomato all’Istituto Superiore di Scuola d’Arte a Sciacca, va a Firenze dove inizia il suo percorso artistico e di interior design presso l’istituto per l’arte e il restauro Palazzo Spinelli. Consegue il diploma di qualifica professionale di arredatore. Continua i suoi lavori artistici in Sicilia, partecipando a varie collettive. Dopo l’accademia di Belle Arti, Angelo Toto realizza delle nuove opere con un linguaggio assolutamente innovativo sperimentale espressionista. Lui tralascia nella rappresentazione del ritratto la raffigurazione dell’elemento figurale della descrizione dei particolari per presentare in ognuno di essi l’aspetto prettamente psicologico non formale ma dell’anima del personaggio. È il momento in cui un artista prende tutto ciò che ha sperimentato con una mano e lo distrugge per creare un nuovo percorso formativo sul linguaggio della figura umana.