Immediate soluzioni per sbloccare la procedura di valorizzazione delle Terme di Sciacca. Le ha sollecitate in una nuova lettera al Governo regionale il sindaco Fabrizio Di Paola. La lettera è stata indirizzata al presidente Rosario Crocetta, all’assessore all’Economia Luca Bianchi e all’assessore al Turismo Michela Stancheris.
“Dall’ultima riunione – scrive il sindaco Fabrizio Di Paola – è trascorso un mese e mezzo. Da allora non si hanno più notizie sull’esito degli approfondimenti tecnici, sulla ripresa del procedimento e sugli intendimenti del Governo della Regione. In questa situazione di incertezza, a farne le spese è il patrimonio termale che, senza un adeguato piano di investimenti e di piena utilizzazione dei beni, rischia di degradarsi. Per non parlare delle conseguenze negative che si avrebbero sullo sviluppo economico del nostro territorio e sull’attesa prospettiva di occupazione. Solo una pronta e adeguata valorizzazione dei beni avrebbe risvolti positivi, in tutti i sensi”.
Il sindaco Fabrizio Di Paola ricorda gli esiti della riunione che si è tenuta a Palermo il 28 novembre 2013, presso l’Assessorato Regionale all’Economia, una riunione avente ad oggetto l’elaborazione del nuovo bando per l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca.
“L’incontro – scrive il sindaco Fabrizio Di Paola nella lettera al Governo regionale – ha fatto seguito alle numerose richieste formulate dall’Amministrazione comunale di Sciacca sensibile a un tema di così grande rilevanza e molto sentito dalla Città. Il precedente bando non ha avuto gli esiti auspicati e l’unica offerta pervenuta risulta essere stata esclusa. È da più di un decennio che si insegue la definizione di un processo che sembrava avere imboccato la strada giusta. Ma così, purtroppo, non è stato. Ecco l’urgenza di rilanciare su fondamenta nuove e solide un nuovo procedimento, puntando soprattutto all’internazionalizzazione del bando con un testo in più lingue. Scopo principale della riunione del 28 novembre era proprio questo. L’incontro si è però chiuso con la decisione di procedere preventivamente a ulteriori approfondimenti tecnici interessando l’Ufficio Legislativo della Regione Siciliana sulle strade da imboccare: insistere sull’avviso per manifestazioni di interesse oppure provare con un bando di selezione pubblica. Decisione che ha destato non poco stupore visto il tempo trascorso dall’avvio del processo di privatizzazione e considerati tutti gli approfondimenti che in passato si sono già consumati”.