Terme, il sindaco Fabrizio Di Paola: “Il governo regionale ci dia risposte”

“Il governo regionale rompa il silenzio sulla questione Terme e ci dia risposte”. È quanto dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola intervenendo nel dibattito che si è aperto in questi giorni.

“L’Amministrazione comunale – dice il sindaco Fabrizio Di Paola – svolge da un anno un’azione di proposta e di stimolo continuo con lettere e incontri. Ma non abbiamo ricevuto le risposte più volte richieste. È bene che se ne parli, che la città partecipi, che la città si interessi. Le terme sono un patrimonio di Sciacca ed è per questa ragione che lo scorso anno mi sono battuto per inserire all’interno del bando sulla privatizzazione una norma che prevedesse il coinvolgimento diretto del Comune”.

Il sindaco Fabrizio Di Paola, proprio sulla base di quella norma, ha chiesto lo scorso 9 maggio al presidente della Regione Siciliana e all’assessore all’Economia di convocare un incontro “per fare il punto della situazione e verificare il lavoro svolto dalla Commissione di Valutazione” sulle manifestazioni di interesse presentate. L’articolo 5 del “Disciplinare, evidenziò il sindaco, prevede “il costante confronto con il sindaco del Comune di Sciacca in ordine alle considerazioni strategiche sulle proposte presentate”.

“Alla richiesta di incontro del 9 maggio – dice il sindaco Di Paola – ancora non ho ricevuto riscontro. Chiedevo un incontro allargato ai parlamentari agrigentini per fare un ragionamento complessivo sulla futura gestione del patrimonio termale. Con alcuni parlamentari, ho avuto un confronto solo lo scorso 26 giugno nel corso di un incontro all’Ars promosso da alcuni deputati”.
In quell’occasione, il sindaco Di Paola parlò delle terme di Sciacca e lanciò un appello: “Il governo regionale affronti la questione del termalismo, definisca al meglio il processo di privatizzazione e rilanci le terme di Sciacca senza perdere ulteriore tempo”.
Il sindaco Fabrizio Di Paola annuncia oggi un nuovo intervento presso il governo siciliano:
“Dobbiamo tenere alta l’attenzione e, soprattutto, dobbiamo pretendere le risposte che attendiamo da tempo”.

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