Nello sconfinato universo delle serie tv, The Walking Dead (TWD), produzione dell’emittente AMC, merita un universo a sé stante: la serie, giunta all’alba della settima stagione, continua a donare ai suoi spettatori continui colpi di genio, attraverso l’arma più difficile da utilizzare: la semplicità.
La trama di The Walking Dead, ad onor del vero, non è tra le più originali in circolazione. Il mondo, in preda ad una misteriosa apocalisse zombie, è letteralmente finito, mentre per coloro che hanno avuto “la fortuna” di rimanere in vita, non resta che fare una sola cosa: sopravvivere. Più semplice di così. Sotto la guida dell’ex vice sceriffo Rick Grimes, catapultato nel nuovo mondo post apocalittico dopo un periodo di coma dovuto ad uno scontro a fuoco, un gruppo di superstiti si confronta e prova ad adattarsi alle esigenze del nuovo contesto venutosi a creare.
The Walking Dead offre una continua evoluzione dei personaggi, incastonati nel nuovo mondo che non sarà mai più quello che avevano conosciuto. Non è soltanto una questione di sopravvivenza, ma è il mondo che cambia il protagonista delle sei stagioni fino ad ora trasmesse.
Alla apparente semplicità della trama, si contrappone una molteplicità di temi e significati: una sorta di “nuova” rinascita di una nazione, obbligata a riscrivere le stesse definizioni di umanità e moralità. Ciò che era, non lo sarà mai più, così come il paesaggio, costretto a mutarsi in questo nuovo clima apocalittico. Il prepotente sopravvento della natura coinvolge tutti elementi visibili nello show, per quella inaspettata capacità di trasportare lo spettatore all’interno delle scene, di percepire tensioni ed ostilità come fosse parte attiva dei fatti. Il tutto testimoniato dall’enorme seguito di ascolti dell’opera di Robert Kirkman (produttore esecutivo del telefilm ed autore della serie a fumetti da cui nasce la serie di TWD).
L’uscita della settima stagione è fissata per il prossimo ottobre, ma nel frattempo gli sceneggiatori hanno lasciato i milioni di spettatori con la bava alla bocca (proprio come gli zombie) con un finale della sesta stagione (avvenuto lo scorso aprile) misterioso. The Walking Dead sfrutta appieno le potenzialità dei social con dibattiti, ipotesi, indiscrezioni, fughe di notizie, oculatamente propinate dalla produzione per mantenere alto l’hype.
The Walking Dead contagia, forse con la stessa forza dei suoi non morti protagonisti.