– di Margherita Ingoglia
Il celebre attore Carmelo Bene faceva una netta distinzione tra il fare teatro e fare intrattenimento, poiché riteneva la prima un’arte assai complessa in cui solo pochi riescono, mentre pensava che il secondo, l’intrattenimento, “è demandato alle casalinghe, traslocate dal bordello domestico a quello televisivo”.
Calcare il palcoscenico del teatro, aprire il sipario e guardare il pubblico, anche per i veterani di questo mestiere, risulta ogni volta una sfida con se stessi, con le proprie paure e le proprie emozioni. Di queste sensazioni, al limite tra le vertigini e la ‘maraviglia’ che solo la realtà teatrale riesce a regalare, ce ne hanno parlato “I Policandri”, la compagnia teatrale di San Giuseppe Jato, diretta da Maurizio Carlo Luigi Vitale e Rosetta Iacòna i quali, dopo numerose rappresentazioni che li hanno visti coinvolti in molte città della Sicilia, tornano nell’Agrigentino, in particolare a Sambuca per presentare un nuovo spettacolo e, magari, diventare i nuovi direttori artistici del teatro L’Idea.
Noi li abbiamo incontrati per intervistarli.
1. Dopo aver presentato i vostri spettacoli in giro per la Sicilia, ritornate a Sambuca dove per altro già in passato avete presentato i vostri lavori, come la sacra rappresentazione del 2012, lo Zabut Teatro Festival e i tre drammi greci, tutti spettacoli e rappresentazioni che hanno ricevuto un numerosissimo pubblico. Adesso la compagnia teatrale I Policandri è pronta a tornare a Sambuca con un nuovo spettacolo dal titolo “A’Merica” in cui parteciperanno anche attori della filodrammatica sambucese, di che si tratta?
“Si tratta di uno spettacolo brillante che parla di emigrazione dalla Sicilia verso l’America. E’ uno spettacolo di Teatro Contemporaneo divertente ma non comico, con momenti poetici e altri dissacratori di una certa sicilianità. E’ la storia semplice di un ragazzo di un paesino della Sicilia che sul finire degli anni trenta decide di andare in America, attratto dal mito americano portato al suo paese dallo zio, un emigrante tornato al paese per un breve periodo e che porta lo scompiglio nella sua famiglia, composta per lo più dalle sue tre sorelle. Uno spettacolo semplice ma estremamente impegnativo e faticoso per gli attori pieno com’è di danze e trovate sceniche, uno spettacolo di teatro del corpo prima che della parola. Lo stiamo preparando proprio in questi giorni e ci stiamo divertendo molto nel metterlo insieme. Gli attori in scena sono dodici e un terzo di essi sono sambucesi. Era da molto tempo che volevamo lavorare ad uno spettacolo con attori di Sambuca e questo spettacolo dal titolo “A’Merica” ci è sembrato il momento giusto. Sarà pronto per l’inizio di novembre e noi saremmo davvero felici di metterlo in scena in quel periodo in prima nazionale al teatro L’Idea di Sambuca, un teatro che tutti noi amiamo molto”.
2. I cittadini sambucesi sono entusiasti dei vostri spettacoli e vi seguono con grande attenzione, avete mai pensato di aprire una scuola teatrale a Sambuca?
“E’ sicuramente una nostra idea fissa covata da tempo e alla quale speriamo quanto prima di dare corpo, se non aprendo proprio subito una scuola almeno avviando una serie di laboratori attoriali che potrebbero poi divenire in un futuro scuola vera e propria. Sarebbe meraviglioso avviare prima i laboratori e successivamente la scuola avendo come aula il teatro di Sambuca. Speriamo davvero di dare corpo a questo sogno, l’esperienza e la voglia non ci mancano”.
3. Maurizio Carlo Luigi Vitale, milanese, adottato dalla Sicilia e Rosetta Iacona di San Giuseppe Jato sono gli artefici del successo de I Policandri, entrambi con un curriculum prestigioso: avete mai pensato ad una carriera da direttori artistici, e perché no, magari nel teatro L’Idea di Sambuca?
“Il successo de I Policandri è dovuto prima di tutto alla bravura e all’impegno di Rosetta e dei nostri ragazzi, di questo magnifico gruppo di attori che è la Compagnia Teatrale I Policandri. Lavoro mio e di Rosetta è quello non solo di dirigere la compagnia ma anche di formare in modo continuo i nostri ragazzi. Per quanto riguarda una eventuale direzione artistica ho presentato al Comune di Sambuca la mia candidatura a direttore artistico del teatro l’Idea. Si tratta di una carica onorifica, che non prevede compensi o gettoni di presenza ma proprio per questo molto importante. Vorrei portare al teatro la mia personale esperienza e quella della mia compagnia che vanta un’esperienza trentennale”.
4. Quali sono i progetti futuri della compagnia?
“A breve come detto portare “A’Merica” al teatro l’Idea di Sambuca di Sicilia ai primi di novembre, e successivamente farlo circuitare in Sicilia. Abbiamo pronto uno spettacolo per il cartellone 2014 del teatro nel quale vorremmo rientrare dopo l’esclusione dell’anno scorso. Entro l’anno ricominceremo per il settimo anno consecutivo con i laboratori di Dramma Antico e con la preparazione di un Dramma in collaborazione con l’Istituto Basile di Monreale, che successivamente presenteremo in vari festival e concorsi nazionali. Inizieremo poi appena possibile un nostro nuovo lavoro probabilmente questa volta non di Dramma Antico. Un’ultima cosa: il 27 settembre presso la Villa Comunale di Monreale metteremo in scena la replica delle “Troades” di Euripide e Seneca, spettacolo creato in collaborazione con l’Istituto Basile di Monreale e che ha vinto i premi come migliore regia e migliori musiche al Tindari Teatro Giovani quest’anno”.