“Il Sindaco Pace nasconde alla città il documento che annuncia imminenti trivellazioni petrolifere dinanzi alle nostre coste”. Ad affermarlo il consigliere comunale del Megafono, Benedetto Vassallo.
Il 5 agosto 2014, la Schlumberger Italiana Spa ha comunicato al Comune di Ribera, e probabilmente anche agli altri comuni della fascia costiera della Sicilia meridionale, di avere richiesto al Ministero dell’Ambiente l’autorizzazione ad effettuare ricerche di petrolio al largo delle nostre coste.
Dalla data di presentazione della richiesta, il Comune ha 60 giorni per avanzare osservazioni – ha precisato la società petrolifera.
“Sta di fatto- prosegue nella nota Vassallo- che sono trascorsi quasi 20 giorni dal ricevimento della nota e i nostri amministratori parlano solo di Pizza Fest lasciando la città all’oscuro di tutto. Sarebbe interessante sapere se il Sindaco, tra una nuova tassa ed il solito festino, abbia trovato il tempo di informare almeno lo zio onorevole Giuseppe Ruvolo, principale sponsor del disastro Pace e unico parlamentare nazionale riberese o se tutte le energie sono rivolte unicamente a saziare i famelici appetiti della maggioranza che lo sostiene”.
“Non vorrei che, alla fine, zio e nipote si fossero convertiti alle logiche ed ai metodi delle multinazionali del petrolio lasciando in secondo piano l’agricoltura e il turismo”, aggiunge Vassallo.
Vassallo chiederà pertanto la convocazione urgente di un Consiglio comunale aperto al fine di “elaborare una strategia comune per la salvaguardia del nostro mare”.
“Vista la scadenza imminente dei termini per la presentazione delle osservazioni – continua Vassallo – confido, così come avvenuto per la centrale a biomasse, nell’assoluta celerità del Presidente del Consiglio, Giuseppe Tortorici, nel convocare l’apposita conferenza dei capigruppo.
Sono certo che tutte le forze politiche presenti in Consiglio sosterranno la mia proposta; se così non sarà i cittadini saranno informati.”
“Le disattenzioni o, peggio ancora, i preordinati silenzi del Sindaco Pace non possono pregiudicare il sacrosanto diritto della comunità riberese di provare a tutelare il proprio mare.” – conclude Vassallo.