Sconcertante, geniale, delicato. Per niente banale né scontato. Camilleri, grande maestro del romanzo, che a volte crea anche a noi siciliani seri problemi di lettura, affronta un tema drammatico e di difficile trattazione. Non solo l’incesto,
Racconta la vita del defunto ragioniere Cosimo Barletta, il quale si scoprirà usuraio, rovina per molti, implacabile sciupa femmine, tra avventure sessuali e strozzinaggio.ma anche il rapporto compulsivo e quasi maniacale che taluni, uomini e donne, hanno nei confronti del sesso. Del sesso senza amore, ovviamente.
È interessante il racconto, articolato nella trama complessa e arricchita da tanti piccoli particolari. Lo scenario principale è quello di sempre, con i protagonisti noti, coi loro pregi e difetti. Ma stavolta, emerge anche (e non è solito) l’acume investigativo di Mimì Augello.
La trama del libro, svolge dal sogno notturno di Montalbano, con Lidia, i quali si ritrovano in una foresta, ma ben presto comprendendo di essere quasi incastonati in un quadro di Rousseau il Doganiere, il Sogno di Yadwigha. E da questo espediente, parte tutto l’apparato scenico, con la scoperta del “cataviri” e della modalità strana della morte. È tutto un crescendo di intensità, l’intreccio di situazioni e movimenti diversi, l’incastonare un barbone, che poi si rivelerà la chiave di volta nella risoluzione definitiva e nella spiegazione della lettera misteriosa
Una riflessione di Montalbano, sembra la chiave di lettura dell’intero libro: i diversi tipi di amore, quasi a significare che ognuno da il proprio significato. Ed anche in situazioni estreme, che possano in qualche modo rasentare l’assurdo (il suicidio della mamma – o il suicidio della figlia Stefania), possono, in qualche modo, non essere considerate “disumana ignobilità” – a modo del P.M. Tommaseo, ma amore. È questa la lettura di Montalbano, il modo di sentire della persona umana e comune, non di chi si erge a giudice e sindacare sulle emozioni altrui. Il successo di Montalbano, ma anche di Camilleri, è che spesso va oltre la legge ed arriva alla giustizia, non tralasciando sentimenti ed emozioni comuni e popolari.
Un covo di vipere, Andrea Camilleri, Sellerio Editore Palermo, 2013. Collana La memoria n. 929, 272 pagine, EAN 9788838930539
Disponibile in prestito presso la Biblioteca Comunale “P. Borsellino” di Cianciana