Dal CSA di Ribera la proposta di riformare i Consorzi di Bonifica, il mondo politico la fa sua

Un coro unanime di consensi si leva sulla necessità di approvare al più presto una legge di riforma dei consorzi di bonifica siciliani, per uscire dalla pericolosa china del dissesto finanziario e dotarli di ulteriori funzioni a supporto dell’Agricoltura e non solo. Riconoscendo quanto già proposto in più Riunione CSAoccasioni da vari esponenti del mondo agricolo, con in testa il Comitato Spontaneo Agricoltori di Ribera, il cui portavoce, avv. Giacomo Cortese, aveva dichiarato appena tre giorni fa: “È ora di dire basta ad una gestione emergenziale dei Consorzi di Bonifica regionali e porre mano ad una seria legge di riforma per dotare i Consorzi di ulteriori e innovative competenze”.

Antonello Cracolici
Antonello Cracolici

Di mercoledì scorso l’intervento, sulla stessa lunghezza d’onda, dell’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici: “Sui consorzi di bonifica – ha detto – è il tempo di una riforma strutturale dando attuazione alla riduzione del loro numero e rilanciando la funzione strategica dell’economia agricola siciliana”.

Una partecipata riunione CSA con gli agricoltori
Una partecipata riunione CSA con gli agricoltori

La proposta avanzata dal CSA, sin da settembre del 2015, a seguito di una serie di riunioni e incontri tecnici, è una legge di riforma che superi la gestione commissariale ed assegni ai consorzi di bonifica ulteriori competenze e mansioni, quali la gestione diretta degli invasi, la manutenzione delle strade interpoderali, la manutenzione dei valloni e dei canali di scarico, la pulitura degli alvei e degli argini dei fiumi e la sistemazione dei letti dei fiumi e delle strade.

Gli appelli dalla base del mondo agricolo non sono stati dunque vani dal momento che hanno ricevuto il beneplacito di diversi esponenti politici, quali l’assessore regionale Cracolici che ha infatti dichiarato:
“La stagione dei commissariamenti va chiusa definitivamente per tornare ad una gestione democratica delle acque, mentre ai lavoratori dei consorzi va ridata la dignità che meritano, perché il loro ruolo è indispensabile per la nostra agricoltura. Superare la stagione dei contributi erogati dalla regione ai consorzi per passare ad un modello di soggetti che vendono servizi sia alla regione che agli utenti dell’irrigazione. I consorzi costituiscono un bacino essenziale per gli interventi nel settore idrogeologico e questo è l’ulteriore campo nel quale occorrerà sempre di più specializzarne la loro funzione”.

Fonte: agrigentoweb.it
Fonte: agrigentoweb.it

Il parlamentare del PD Giovanni Panepinto si è speso per l’approvazione dell’emendamento approvato alla legge finanziaria del 2015 che fissa fino al 2021 il contributo pari al 90 per cento delle spese, abolendo la prevista riduzione del contributo regionale. “Ciò rappresenta – ha detto Penepinto – un punto di partenza importante per il varo di una riforma strutturale dei consorzi che devono avere oltre alla distribuzione irrigua altre funzioni a protezione dell’ambiente della viabilità rurale e della salvaguardia idrogeologica del territorio”.
“L’obiettivo da raggiungere – ha proseguito – sarà quello di scrivere una riforma che valorizzi le funzioni e le competenze dei consorzi abbattendo sprechi ed inefficienze. Il mondo dell’agricoltura deve essere protagonista di una riforma diventata oramai improcrastinabile”.

marinelloAnche il senatore saccense del NCD, Giuseppe Marinello, è intervenuto ieri con una lettera in cui ha riconosciuto le criticità finanziarie di tutti gli 11 consorzi di bonifica dell’Isola e la necessità di superarne la gestione commissariale:

“I consorzi di Bonifica siciliani vivono da oltre vent’anni – scrive – una stagione ininterrotta di commissariamento. Sottratti al controllo degli agricoltori la loro storia si è purtroppo contraddistinta, in alcuni casi, per la gestione clientelare e per gli sprechi ingiustificati”. Marinello attribuisce a tali cattive pratiche gli enormi costi amministrativi che avrebbero generato “inefficienze operative che hanno aggravato la situazione di crisi della aziende agricole in difficoltà nel sostenere i gravosi costi dell’indispensabile settore idrico”

“Il tutto nella colpevole distrazione della Regione così come per altro da me rilevato con l’atto di Sindacato Ispettivo n. 4-02014 dell’8 aprile 2014”. Parole forti quelle del senatore con precise responsabilità individuate a carico della Regione Sicilia. “Tale incresciosa situazione determina – prosegue il senatore NCD – un’impossibilità di gestione ordinaria dei consorzi di bonifica, vanificando anche i tentativi di gestioni più oculate come ad esempio quella che sta contraddistinguendo l’attuale governance del Consorzio di Bonifica 3 Agrigento.”
“Ritengo necessario e soprattutto urgente che si apra un fattivo confronto sulla questione, con l’obiettivo di dare sicurezza e certezze all’intero comparto agricolo dei territori interessati e più in generale, – conclude nella nota – che si avvii la tanto annunziata e attesa riforma dei consorzi di bonifica”.

Davide Cufalo

Davide Cufalo

Direttore responsabile di SicaniaNews. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia, Momenti di vita locale, AgrigentoNotizie, Agrigentoweb e Palermo24h. Visita il suo Blog.

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