Concorsone Scuola: spazio anche per i laureati non abilitati secondo ANIEF, la parte del leone i diplomati magistrale

loiaconoA breve in Gazzetta Ufficiale, presumibilmente a partire da venerdì 26 febbraio, i bandi di concorso per la scuola, che saranno tre: per infanzia e primaria, secondaria di I e II grado, sostegno. Il concorsone sarà organizzato su base regionale, secondo quanto ci riferisce Giacomo Lo Iacono, responsabile provinciale ANIEF e delle Acli Scuola, che abbiamo intervistato.
In Sicilia saranno disponibili ben 4109 posti. C’è grande attesa da parte del mondo del precariato e dagli aspiranti docenti, con una grande opportunità di partecipare al concorso concessa a chi è in possesso del diploma magistrale, purché conseguito entro una certa data, come ha spiegato il dott. Lo Iacono.
Per i titolari di una laurea magistrale si apre uno spiraglio, infatti, secondo quanto annunciato dal presidente ANIEF Marcello Pacifico (Concorso docenti. Anief: in arrivo una valanga di ricorsi da parte di laureati e docenti di ruolo esclusi), anche i non abilitati potranno chiedere di partecipare al concorso, seppure con riserva. Per parteciparvi, anche senza il possesso del titolo abilitante, bisogna ovviamente possedere i requisiti di accesso previsti per le nuove classi di concorso, i cui regolamenti sono stati pubblicati questa settimana. Molte classi di concorso hanno soltanto cambiato denominazione, permanendo uguali i requisiti di accesso, altre sono state scorporate rispetto a quelle più corpose di partenza, mentre nuove classi sono state create, come per esempio la A057 in Tecnica della danza classica ed altre ancora.

Chi potrà partecipare al concorsone?
«Sulla carta soltanto chi è abilitato, ma con l’ANIEF annunciano che faremo un ricorsone, consentendo a molta gente laureata di parteciparvi seppure con riserva. Esiste un precedente, l’ultimo concorso a cattedre del 2012 che, in base ad una sentenza del consiglio di stato, è stato aperto a tutti i laureati, purché in possesso dei requisiti».

Quali sono i requisiti per accedere alle nuove classi di concorso?
«C’è stata qualche novità soprattutto nella tabella A, rivolta ai laureati; abbiamo ad esempio la nuova A-23 denominata “Lingua italiana per discenti di lingua straniera”, poi la A-35 “Scienze e tecnologie della calzatura e della moda”, A-36 “Scienze e tecnologia della logistica”, A-53 “Storia della musica”, A-55 “Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria”, A-57 “Tecnica della danza classica” che è una novità assoluta».
Quali requisiti per insegnare Tecnica della danza classica?
«È una laurea poco presente nelle nostre parti, qui ci sono infatti dei club associazioni private, invece al Nord esistono dei diplomi specifici. Si tratta di una disciplina che si insegna negli istituti superiori ad indirizzo musicale».
Molte classi di concorso hanno cambiato denominazione, mentre i requisiti di accesso sono anch’essi cambiati?
«Molte classi di concorso hanno cambiato soltanto denominazione, mentre titoli di studio e requisiti richiesti sono rimasti invariati. Per fare un esempio la ex A–36 in Filosofia, psicologia e scienze dell’educazione adesso si chiama A–18 Filosofia e Scienze umane, ma i requisiti di accesso sono rimasti gli stessi. Peraltro dalla vecchia A–36 è scaturita una nuova classe di concorso A-65 denominata Teoria e tecnica della comunicazione destinati ai laureati in Sociologia, Scienze della Comunicazione ed altre lauree similari».
Ci dica della tabella B?
«Essa riguarda le classi di concorso per chi è in possesso di un diploma di istruzione superiore, come quello di alberghiero o geometra. Sono rivolte ad aspiranti insegnanti con formazione tecnico pratica. Esiste ancora oggi nelle scuole una categoria di assistenti tecnici, che negli anni precedenti erano stati penalizzati perché non potevano mai entrare di ruolo. Le nuove classi della tabella B sono Laboratorio di logistica (B–05) e Laboratori di scienze e tecnologie della calzatura e della moda (B–13)».
Chi è in possesso di un diploma tecnico può ambire ad una di queste classi?
«Per la classe in tecnologie della calzatura e della moda non basta ad esempio un diploma di maturità artistica, ma bisogna valutare anche il tipo di indirizzo. Il diploma di geometra è già abilitante e i posti nelle tabelle del concorsone per insegnanti tecnico-pratici, seppur pochi, ci sono, come i 50 posti per Laboratorio di odontotecnica (B-06) o i 73 posti per Laboratori di scienze e tecnologie tessili, dell’abbigliamento e della moda (B-18). Questo concorso riserva diversi posti nei settori della moda, calzature e sulla danza. La novità è questa, mentre nei settori dell’elettronica o alberghiero non vedo niente».

Mentre lo intervistiamo, il dott. Lo Iacono spulcia i fogli contenenti i posti effettivi disponibili messi a concorso e ripartiti per classe di concorso, della tabella A come della tabella B. Pubblichiamo per i nostri lettori i fogli con i posti disponibili suddivisi per classi di concorso.

I diplomati magistrale potranno partecipare al concorso scuola?
«I diplomati magistrale faranno la parte del leone – spiega Lo Iacono –, per loro si è infatti aperta una grossa maglia con possibilità effettive di inserimento nel mondo della scuola, grazie alla battaglia condotta dall’ANIEF per avere riconosciuto detto diploma come abilitante. C’è gente che grazie ai nostri ricorsi ha potuto rispolverare il diploma magistrale, tenuto per anni nel cassetto, e ha trovato già una sistemazione. Al nuovo concorso potranno accedere liberamente, purché abbiamo conseguito il diploma magistrale entro il 2001-2002 perché è stato riconosciuto come titolo abilitante per via dei quattro anni di tirocinio più l’anno integrativo. Penso che questo sia l’ultimo treno per loro. Chi ha il diploma magistrale partecipa al concorso, di contro gente laureata non può farlo se non in possesso di abilitazione».
Sembra un paradosso… «E lo è, questa è una contraddizione della legge 107: c’è gente che è a casa con due lauree, mentre chi è in possesso di diploma magistrale beneficia attualmente di incarichi annuali, come è già successo a Palermo quest’anno. Anche per questo l’ANIEF si attiverà per non lasciare fuori da questo concorso i laureati magistrale, dandogli la possibilità di partecipare».
Come si svolgerà questo concorso?
«Questo concorso si svolgerà su base regionale e in Sicilia sono previsti 4 mila e 109 posti suddivisi per ambiti disciplinari, tra sostegno e vari gradi di istruzione. A livello nazionale i posti totali sono 63.712, di cui 57.611 relativi alle varie discipline, e 6.101 di sostegno. I posti per grado sono così ripartiti:
Infanzia 7.237 (6.933 comuni e 304 di sostegno);
Primaria 21.098 (17.299 comuni e 3.799 di sostegno);
Secondaria di I grado 16.616 (15.641 comuni e 975 di sostegno);
Secondaria di II grado 18.255 (17.232 comuni e 1.023 di sostegno). Come notate i posti di sostegno ci sono sempre purché si abbia l’abilitazione per il sostegno che dura almeno due anni seguendo percorsi ad hoc organizzati dalle Università».
Quali sensazioni ha raccolto tra le persone?
«Molta gente è scontenta perché quello che diceva Renzi, di volere togliere il precariato, non si è realizzato affatto, ma poi ti spunta questo concorso che non dovrebbe nascere, in quanto prima bisognerebbe togliere tutto il precariato».
Vuol dire che i precari nella scuole esistono ancora?
«Il precariato esiste ancora, le graduatorie per le supplenze esistono ancora».
Nelle attuali graduatorie non saranno possibili nuovi inserimenti, è così?
«Questa è un’ipotesi, è ancora da vedere in attesa della finestra di aggiornamento delle stesse prevista per l’anno 2017».
La mobilità come funzionerà? «Sul discorso mobilità, eventualmente da approfondire qui in sede, possiamo annunciare che ci saranno quattro fasi, che quelli della fase C o delle graduatorie permanenti ad esaurimento saranno penalizzati perché, ad esempio, chi è entrato di ruolo nella nostra provincia, anche se per il momento è contento, sarà costretto in futuro a spostarsi: la futura mobilità, relativamente alla fase C, sarà a livello nazionale. C’è gente che oggi si trova in provincia di Agrigento, domani in provincia di Pordenone. Il diritto a permanere nella medesima provincia si acquisisce dopo i tre anni, fermo restando che non dovrà spostarsi chi già beneficia della legge 104 avendone diritto».

Per ulteriori approfondimenti si invitano i lettori a consultare i propri sindacati di riferimento o lo stesso ANIEF nei locali di Corso Umberto I, n. 309, a Ribera (AG). Il numero per contattare il dott. Giacomo Lo Iacono è il  3494579422 gaicomolojacono

Davide Cufalo

Davide Cufalo

Direttore responsabile di SicaniaNews. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia, Momenti di vita locale, AgrigentoNotizie, Agrigentoweb e Palermo24h. Visita il suo Blog.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.