Agricoltori in stato di agitazione, a quattro giorni dalla disastrosa alluvione che ha messo in ginocchio l’agricoltura e l’economia riberese. Con il proposito di porre rimedio alle molteplici problematiche emerse a seguito del nubifragio si è svolta ieri mattina, nella sala dei sindaci del Comune di Ribera, una riunione operativa convocata dal sindaco Pace. Riuniti intorno ad un tavolo per concertare i primi interventi d’urgenza il Sindaco, gli assessori, i tecnici del libero consorzio della provincia di Agrigento, rappresentanti del Consorzio di Bonifica, della Condotta Agraria, della Protezione Civile, di Anas, Girgenti Acque e del Comitato spontaneo agricoltori (CSA) di Ribera, in rappresentanza delle centinaia di aziende agricole del comprensorio che hanno subito danni incalcolabili.
Tra i tanti problemi affrontati nel corso della riunione, è stato rappresentata in quella sede dal CSA la gravissima emergenza dei fondi agricoli serviti dalla strada SPC17, meglio conosciuta come Camemi-Castellana, letteralmente scavata e distrutta dalla furia delle acque. L’intero tratto viario che collega le due ampie contrade agricole è stato cancellato, impedendo in molti casi agli agricoltori il semplice accesso ai propri fondi per valutare i danni subiti
Vista la gravità della situazione, che potrebbe impedire nei prossimi giorni la raccolta del frutto pendente, al termine della riunione, il CSA ha invitato i tecnici del Libero consorzio della Provincia ad effettuare un sopralluogo sul luogo del disastro, quel che resta della strada Camemi Castellana, in modo da sollecitarne al più presto il ripristino e la revoca del divieto di transito vigente su questa strada, di competenza della provincia agrigentina.
Ai tecnici è stato espressamente richiesto un intervento urgente sia per la pulitura dei valloni, sia per il ripristino del fondo stradale per consentire almeno, anche in via provvisoria, l’accesso ai fondi, ma la risposta fornita dai tecnici è stata disarmante. A causa della mancanza di fondi, infatti la Provincia ha serie difficoltà ad effettuare l’intervento.
Le problematiche del comparto agrumicolo, principale settore trainante dell’economia riberese, sono talmente gravi da esigere un pronto intervento delle autorità preposte, considerato che per alcuni proprietari dei fondi risulta impossibile la semplice stima dei danni, perché impossibilitati a raggiungerli con i propri mezzi, al punto che qualcuno ha suggerito l’acquisto di un elicottero per aggirare l’ostacolo rappresentato da una strada non più esistente.
La gravità della situazione assume contorni drammatici, se consideriamo che molti agricoltori hanno assunto precisi impegni per la commercializzazione dei propri prodotti e vivono questi giorni nell’incertezza di potere adempiere gli obblighi contrattuali, già assunti con i committenti. Infatti, in mancanza di una strada di accesso, gli agricoltori non sanno quando potranno cominciare la raccolta.
Pertanto l’ avv. Giacomo Cortese, in qualità di portavoce del CSA, chiede alle istituzioni “di attivarsi con somma urgenza per evitare una ulteriore penalizzazione degli agricoltori, le cui aziende sono state già ampiamente danneggiate dal nubifragio.”
“Il CSA – prosegue Cortese – sarà attento e vigile sui precisi impegni assunti dagli esponenti politici venuti a Ribera, non trascurando le esigenze di tutti gli altri agricoltori i cui fondi insistono sulle altre contrade di Ribera.”
A tal fine, già dalla giornata di domani, gli esponenti del comitato agricoltori effettueranno ulteriori sopralluoghi in altre contrade rurali e sono disponibili a raccogliere le varie segnalazioni dei danni subiti da parte delle tante aziende agricole del territorio colpite dall’alluvione.