Sulla spiaggia di San Vito Lo Capo, venerdì 25 ottobre, conversazione tra Santo Pinelli, imprenditore riberese, e Carmelo Russo, fondatore di Orange Town, per raccogliere le prime impressioni sulla 18esima edizione del Cous Cous Fest, in un confronto possibile con il Pizza Fest di Seccagrande.
“Negli stand qui – dice Santo – ho trovato aggregazione tra giovani, un miscuglio di culture, cucine, si vive bene in comunità. Ho apprezzato – prosegue – la disinvoltura delle persone, soprattutto degli abitanti del luogo”.
Certamente la posizione favorevole di San Vito Lo Capo tra Trapani e Palermo è il miglior viatico nel convogliare flussi turistici da queste parti, osserva Carmelo Russo. Su questo punto è d’accordo Santo Pinelli, che comunque rileva altri punti di forza e una certa mentalità turistica che permea la popolazione di San Vito:
“C’è più apertura, San Vito Lo Capo è diventato un posto turistico: non trovo problemi di parcheggio, non trovo la vicina di casa che mi mette la sedia davanti la porta di casa per non farmi parcheggiare” – racconta Pinelli che apprezza nel Cous Cous Fest “l’idea dell’incontro di etnie”; inoltre, “trovi gente che ti fa le collane, la signora che vende il salame”.
Anche Carmelo Russo ha notato “la presenza di tanti stand dove si promuove il prodotto del posto, perché bisogna sponsorizzare i prodotti legati al territorio”, punto sul quale concorda Pinelli: “San Vito ha capito che la sua potenzialità sta qua”.