Continua l’emergenza viabilità nella Sicilia Sud Occidentale, a causa del crollo di una campata del ponte sul fiume Verdura, sulla statale 115. La grave situazione è sì stata presa di petto dalle istituzioni per trovarvi rimedio e soluzioni provvisorie, ma finora non si intravede la luce in fondo al tunnel. Agricoltori, pendolari, autotrasportatori e quanti, tra i cittadini, hanno necessità di passare da un capo all’altro della provincia agrigentina, vivono enormi disagi, in quanto la viabilità alternativa, in direzione di Villafranca Sicula e Calamonaci, non è soddisfacente, sia per le precarie condizioni delle strade provinciali e statali da attraversare (SP 36/88/47, SS 386 ed SP 57), sia perché si allungano notevolmente i tempi di percorrenza, stimati in poco meno di un’ora in condizioni normali.
Le riunioni si susseguono mattina e pomeriggio per cercare di affrontare principalmente i problemi di viabilità e di ordine economico e sanitario sorti come conseguenza dell’impraticabilità del Ponte Verdura sulla statale 115 Agrigento-Sciacca. Stamattina conferenza stampa al comune di Ribera, nella sala dei Sindaci, per informare giornalisti e cittadini sulla situazione.
Non è emersa nessuna novità rispetto a quanto già si sapeva, né certezza circa i tempi di intervento per creare percorsi stradali più brevi e meno onerosi per chi viaggia o chi si reca quotidianamente in campagna.
Il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, ha comunque ribadito che la strada alternativa alla SS115 che passa da Villafranca è “un percorso di emergenza, non è alternativo, comporta pericoli e in passato ha avuto scarsa manutenzione”. In via del tutto eccezionale – informa il Sindaco – si è deciso che i mezzi pesanti, che trasportano arance e agrumi verso i centri di raccolta e di confezionamento presenti sul territorio, possono transitare su detta strada alternativa, fino a 75 ql. Un’ulteriore deroga è stata prevista nelle ore notturne, dalle ore 22 fino alle ore 6 del mattino, per mezzi più pesanti e autoarticolati.
Proposta ANAS da realizzarsi in 15 giorni, se il Genio Civile darà parere favorevole.
Domani, venerdì 8 febbraio, l’ANAS dovrebbe presentare un progetto di ponte provvisorio sul fiume Verdura, sul modello dell’opera realizzata sul fiume Simeto, vale a dire una passerella provvisoria in acciaio da collocare sopra il fiume nelle vicinanze del ponte crollato. Detto percorso potrebbe essere realizzato dall’ANAS in tempi brevi: “i lavori potrebbero concludersi nell’arco di 15 giorni a condizione di avere tutti i pareri tecnici positivi” – dichiara il Sindaco. Nei giorni scorsi sono venuti da Roma per un sopralluogo tecnici dell’Anas.
Sulla parte rimasta indenne dal crollo, e cioè sulla carreggiata della SS 115 che poggia su strutture in cemento armato, si potrebbe ripristinare il traffico veicolare, seppure a senso unico alternato con semaforo.
Uno dei problemi sollevati dall’avvocato Serafino Mazzotta è il vincolo del sequestro in atto del viadotto Verdura, disposto dalla Procura della Repubblica di Sciacca per accertare le cause e le eventuali responsabilità del cedimento. Stando ad alcune indiscrezioni, già a partire da lunedì il ponte però sarà dissequestrato.
L’altro problema è quello dei collegamenti in bus soppressi da e per Ribera. Il Sindaco Pace ha detto che sabato 9 febbraio ha programmato un incontro con i responsabili della ditta Gallo per trovare una soluzione.
L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha istituito un tavolo tecnico per rispondere alle emergenze del comprensorio ed ha provveduto a potenziare i reparti di cardiologia e traumatologia dell’ospedale di Ribera, oltre a dotare di maggiori risorse i presidi dei 118 dei paesi intorno a Ribera, tra i quali Villafranca Sicula e Cianciana, con ambulanza medicalizzata e servizi di elisoccorso notturno.
Proposta strada alternativa di Scirinda-Martusa.
Giovanni Caruana è intervenuto chiedendo che venga sfruttata subito la strada di Scirinda per permettere agli agricoltori di raggiungere i terreni oltre il Verdura in breve tempo.
Alla riunione prevista nel pomeriggio con i sindaci dei Comuni limitrofi, insieme ai responsabili del Consorzio di bonifica e dell’Ente sviluppo agricolo, si sarebbe appunto discusso della fattibilità di questa ulteriore proposta: aprire al traffico, in condizioni di sicurezza, la strada che partendo da contrada Scirinda passa sopra il fiume Verdura ed arriva in contrada Martusa.