Crollo Ponte Verdura: i Disagi dei pendolari, sulla Sicilia povera di infrastrutture.

ponte4Il crollo del ponte sul fiume Verdura, lungo la strada statale 115 Sciacca- Agrigento, sta creando una situazione di disagio gravissimo per le migliaia di persone che quella strada devono percorrere ogni giorno. È la strada che collega le province di Agrigento e Trapani, che conduce all’aeroporto Birgi, che consente il trasporto delle merci su gomma in una buona parte dell’isola, che permette a tantissimi pendolari di spostarsi quotidianamente per raggiungere la scuola o il posto di lavoro.
È anche la strada dei miei viaggi e dei miei miraggi, quelli che ho preso l’abitudine di riportare qui.
La mia preoccupazione non è strettamente legata al ponte e al suo crollo, ma a ciò che essi rappresentano – simbolicamente, ma nemmeno poi tanto – per questa nostra Sicilia.
Siamo inseriti in un’Europa che è proiettata verso la tecnologia avanzata, poiché considera le infrastrutture e la loro manutenzione come un dato di fatto; facciamo parte di un’Italia che si dilania nel dibattito sull’utilità della TAV e sul suo impatto ambientale; ci viene prospettata la possibilità di un ponte sullo Stretto come panacea di tutti i mali della nostra viabilità. Poi crolla un ponte costruito nel 1870 e una parte della Sicilia si immobilizza.
Mi chiedo: a quale mondo apparteniamo? Qual è, davvero, il nostro posto?

Anna Burgio

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