Nenè Mangiacavallo, candidato antagonista a Carmelo Pace nella lotta alla sindacatura, così commenta la recente nomina della squadra assessoriale da parte del primo cittadino di Ribera: “Per Carmelo Pace i cinque anni della passata sindacatura sono stati caratterizzati da promesse non mantenute, da manifesta inefficienza e da ingiustificabili menzogne”.
“Si sperava che la sua rielezione – continua Mangiacavallo – lo inducesse a cambiare passo e comportamenti, che potesse fargli acquisire il senso della responsabilità istituzionale e, principalmente, che gli facesse comprendere il significato del doveroso rispetto verso gli elettori”, rilevando come siano stati ancora una volta ingannati “quegli elettori che lo hanno votato anche perché hanno voluto esprimere fiducia ad una squadra di assessori che ritenevano dovessero costituire la sua giunta e che non si aspettavano che fungessero soltanto da “prestanome”.
Secondo Mangiacavallo, “già al suo primo atto ufficiale il sindaco Pace non si è smentito, confermando che uno degli elementi fondamentali del suo impegno politico è ancora l’inganno. Con la nomina della Giunta, almeno la prima della serie, ha mortificato il ruolo degli elettori ed il valore del loro voto, ritenendo più importante soddisfare le esigenze dei suoi soci, pagare qualche cambiale elettorale firmato in cambio del consenso dei delusi ed avviare, con le dimissioni del Vice Sindaco da consigliere comunale, un giro di giostra fra eletti e non eletti”.
“Cinque anni fa Pace ha stupito gli elettori con il “Sindaco-civetta” poi abbondantemente ripagato per il servizio reso; oggi la storia si ripete con gli “Assessori-civetta”, operazione da basso impero che evidenzia, ancora una volta, la mancanza di credibilità politica ed istituzionale del neo eletto Sindaco. Oltre ad esprimere amarezza e biasimo per quanto accaduto voglio, almeno, nutrire la speranza che gli Assessori nominati possano dimostrare competenza nei settori delegati e svolgere la loro attività amministrativa nell’interesse superiore dei cittadini”, ha così concluso in una lettera pubblicata sul suo sito http://www.nenemangiacavallo.it/.