Al centro dell’attenzione del M5s all’Ars, in collaborazione con il meetup Ribera a 5 Stelle, l’ennesima inondazione che ha colpito ieri le campagne dell’agrigentino, in particolare quelle del riberese e i suoi aranceti. Alla ribalta della cronaca c’è il fiume Platani ma anche il “cugino” Verdura, che scorre sotto il “famigerato” ponte, dove la viabilità rimane a rischio. Anche questa volta, i torrenti si sono talmente ingrossati che, in più parti, hanno rotto gli argini inondando non solo gli agrumeti ma anche i vigneti, gli uliveti e i pescheti.
“Dispiace dover intervenire ancora, a distanza di sole due settimane, e dover dire “l’avevamo detto” – commenta il deputato Cinquestelle Matteo Mangiacavallo – la situazione è sotto gli occhi di tutti. I terreni agricoli inondati rappresentano il danno più evidente per gli agricoltori e l’economia agrigentina e siciliana”.
“Avevamo chiesto un intervento e lo avevamo detto pubblicamente, presentando un nostro atto parlamentare che chissà quando, e se, soprattutto, otterrà una risposta. E’ un governo, questo, sordo e cieco di fronte alle richieste dei cittadini, soprattutto quelli più bisognosi – continua Mangiacavallo – la situazione è chiara, accade ogni anno, e ogni anno aspettiamo le piogge incrociando le dita. Non si può continuare ad improvvisare ancora. Oltre agli interventi di manutenzione ordinaria occorrerebbe intervenire in maniera straordinaria costruendo vasche di espansione per raccogliere le acque e ridurre il flusso di portata”.
“Sono lavori, questi – conclude Matteo Mangiacavallo – che può svolgere benissimo l’ESA, che ha uomini e mezzi per farlo. Lo avevamo chiesto un anno fa, nel rispetto della Convenzione sottoscritta con l’assessorato ma quest’ultimo, da come ci fa capire dalle risposte, attende le proposte del Genio civile di Agrigento. In questi giorni ci accerteremo se c’è qualcuno che ha ‘dormito’ sopra il Platani e il Verdura e chi è”.