Scelto il referente provinciale del Movimento Cinquestelle. Risponde al nome di Luigi Falletti, attivista di Racalmuto, preferito al candidato nostro concittadino Vincenzo Rossello.
“Il ruolo del referente non è affatto politico” – precisano i grillini, infatti, ha un “ruolo di passacarte”, un lavoro pedantesco di consultazione di tutte le comunicazioni, on line e no, e della loro divulgazione a tutti i MeetUp del resto della provincia. Non in tutte le province d’Italia esiste. Ciononostante, il riberese Rossello si è proposto, sempre nei luoghi virtuali di scelta, con una programma e un’idea di conduzione del ruolo e non ce l’ha fatta. La notizia è che Ribera non ha in Rossello il referente provinciale del movimento e che lo stesso MeetUp riberese avrebbe incassato una dura bocciatura da tutti gli altri MeetUp in provincia, con un punteggio tennistico in favore del candidato di Racalmuto.
“Falletti non è solo un’ottima persona, di più” – precisa Rossello a telefono, tendendo la mano al collega racalmutese in perfetto fair play. Del resto, il ruolo del referente non è politico, lo abbiamo già detto, di fatto un ruolo rognoso di snodo di comunicazioni. Sempre da apprezzare la trasparenza con cui ci vengono spiegati i meccanismi di funzionamento interni al movimento, con i vari ruoli e riunioni quasi informali, a non volere nascondere nulla.
La candidatura del concittadino Rossello sarebbe piaciuta ai MeetUp dei comuni limitrofi di Lucca e Villafranca Sicula, Burgio ma non al vicino comune di Sciacca, che avrebbe scelto Falletti.
Il referente provinciale ha dunque un ruolo di raccordo tra tutti i meetup di Agrigento per il passaggio delle informazioni e l’organizzazione delle varie riunioni, anche se ancora ci sfugge il significato di tutti questi termini anglofoni in uso nel movimento che, secondo gli ultimi venti politici, risulta essere una forza politica in auge, il primo partito in Italia. E a Ribera?
MeetUp, cos’è? Leggiamo nelle FAQ (Frequently Asked Questions ovvero domande più frequenti in italiano che è una bella lingua) del blog di Grillo: “MeetUp è un sito che consente di organizzare in modo semplice incontri tra persone interessate ad un argomento in ogni parte del mondo e anche in ogni città italiana.”
Partito o movimento? Il movimento si è dimostrato forte nel suo sforzo di critica, come partito ha ottenuto eccellenti risultati alle ultime amministrative del 2016 in Sicilia, con punte del 71% nei comuni di Alcamo, Favara e Porto Empedocle, tutti guidati da sindaci cinquestelle.
Al di là della terminologia inglese in uso, abbiamo l’impressione che il movimento, pure aperto al confronto con la stampa, produca al suo interno dinamiche dei vecchi partiti con defezioni, correnti, spaccature anche a livello locale. È cronaca recente lo scontro interno al Movimento 5 Stelle in ambito palermitano, dove i grillini si sono da tempo divisi: da una parte ci sono gli attivisti che difendono i deputati indagati dalla procura di Palermo, dall’altra quelli che contestano il comportamento processuale dei portavoce. Questi ultimi hanno fondato un nuovo meetup “Palermo in movimento”, sorto dalla scissione del gruppo storico, per preparare la corsa verso le amministrative di primavera.
E a Ribera? Purtroppo regna un po’ di confusione (o di disorganizzazione?) tra le fila di quel movimento politico che a Ribera è l’ultima forza politica, mentre a livello nazionale naviga col vento in poppa. A Roma c’è sindaco Virginia Raggi, a Ribera, invece, nessun consigliere comunale seduto tra gli scranni di sala Frenna quale esito delle elezioni amministrative di primavera 2015, poiché il M5S nella città crispina non ha superato lo sbarramento del 5 per cento. Di più, lo stesso candidato a Sindaco portato avanti dai cinquestelle crispini, Roberto Lino, non molti mesi dopo la disfatta elettorale subita se n’è uscito con flemma e un pizzico di disincanto, transitando oggi tra le fila di NCD. Cambio di casacca repentino, dopo essere stato scelto dal movimento come punta di diamante per la carica di sindaco, come mai? Che è successo? Ad esserne meravigliato è lo stesso Rossello, da noi contattato, che gli è stato saldamente a fianco durante la campagna elettorale e che non sa darsi una risposta per l’uscita di Lino dal movimento.
Strano che a Ribera il movimento cinquestelle non riesca a fare breccia nel cuore dell’elettorato, qualcosa non funziona se in tutto il resto d’Italia e nella vicina Sciacca il movimento cinquestelle è il primo partito, risultando vincitore alle regionali di ottobre 2012 con 3.364 preferenze e sbaragliando la concorrenza: Cantiere Popolare 3169 voti, PDL 3° partito e PD 4°. Vero è che alle elezioni politiche del 2013 il movimento cinquestelle a Ribera è risultato essere il primo partito alla Camera e il secondo al Senato appena dopo il PDL, tuttavia in quel caso, in quella tipologia di elezioni senza preferenze, i cittadini sono stati chiamati ad esprimere un voto su un vessillo, su un voto di cambiamento e, perché no, di protesta, in linea con il trend, pardon, tendenza nazionale (abuso anch’io di anglicismi?). Via i vecchi partiti ladroni e spazio al nuovo che avanza, certamente peggio non potranno fare, avranno pensato buona parte degli elettori.
Ora ci chiediamo se qualche svolta o spiraglio sarà mai possibile che si apra per gli esponenti cinquestelle a Ribera, considerato che basta alimentare una piccola fiammella e voglia di cambiamento nell’elettorato stanco di tante parole e desideroso di fatti, non di privilegi e privilegiati, finora espressi dalla vecchia politica. Ma possiamo veramente fidarci del nuovo che avanza se esso esprime più dissapori e diatribe che non soluzioni ai problemi? Certamente a livello locale, almeno dal punto di vista della comunicazione agli organi di stampa e delle pubbliche denunce, il MeetUp riberese si è speso e continua a spendersi, dobbiamo riconoscerlo, a tutela degli interessi della collettività, sui distacchi fognari, sul servizio di raccolta differenziata a singhiozzo in alcuni quartieri, e quant’altro. E allora cosa manca per racimolare più voti, oltre i 666 voti di lista del 2015, e soprattutto per entrare nel cuore e nelle simpatie dei riberesi? A livello provinciale, gli altri meetup hanno preferito, quale loro referente, Luigi Falletti di Racalmuto. E questo è un segnale che deve indurli a riflettere, a programmare con più attenzione e fors’anche ad un bagno di sano realismo.
Il suggerimento di Rossello è che la vera notizia sta nei futuri incontri programmati che si svolgeranno con il fludificante Falletti insieme con tutti i meetup, non certo la sonora batosta rimediata dai componenti pentastellati riberesi.