Il resoconto del Consiglio Provinciale: approvata la mozione contro l’aumento della R.C. Auto

Il Consiglio provinciale ha approvato, nella sera ta del 31 luglio, la mozione del Consigliere Lazzano che chiede al Presidente D’Orsi di revocare l’aumento della Rc Auto e a non inserire tale aumento nel bilancio di previsione.
La mozione è stata approvata con 14 voti favorevoli e 12 astenuti. Hanno votato a favore i Consiglieri Avarello, Bennici, Buscemi, Gentile, Girasole, Roberto Gallo, Lazzano, Martello, Nobile, Paci, Picone, Testone, Spoto, Zarbo. Si sono astenuti Riccardo Gallo Afflitto, Giovanni D’Angelo, Di Ventura, Guarraci, Masone, Militello, Montaperto, Ripepe, Scozzari, Tavormina, Terrazzino, Vinci. Successivamente il Consiglio ha deciso, a maggioranza, di aggiornare i lavori a martedì 7 agosto.
Nella seduta di ieri erano presenti per l’Amministrazione il Presidente Eugenio D’Orsi, il Vice Presidente Paolo Ferrara e gli Assessori Varisano, Marchetta, Terrana, Montana e Schembri.
I lavori sono iniziati con le dichiarazioni dei voti dei Consiglieri Provinciali, dopo che il Consigliere Testone aveva chiesto notizie sulla procedura dei lavori d’aula. Per dichiarazione di voto sono intervenuti il Consigliere Masone il quale ha chiesto al Consigliere Lazzano di ritirare la mozione e approvare un ordine del giorno per verificare in sede di bilancio la possibilità di fare una spending review. Il Consigliere Ripepe ha chiesto se la mozione, una volta approvata avrebbe influenzato il bilancio. Il Consigliere Ivan Paci ha ribadito a nome del Pdl il voto favorevole alla mozione. Paci ha definito strumentale la proposta del Consigliere Masone di ritiro della mozione ritenendo che non c’erano più le condizioni per ritirarla.
Il Presidente D’Orsi ha ricordato come, a seguito dei numerosi tagli ai trasferimenti da parte dello Stato, su molti capitoli di spesa dei vari Assessorati non vi siano che poche migliaia di euro. Ha inoltre ricordato come tutte le province d’Italia siano state obbligate ad aumentare la Rc Auto per tutelare l’Ente non pregiudicare il patto di stabilità e non creare problemi al funzionamento dell’Ente ed ha definito l’aumento della Rc Auto una decisione impopolare, fatta a tutela dell’Ente amministrato.
Il Consigliere Avarello, a nome del gruppo misto, ha ribadito il voto favorevole alla mozione lamentando il metodo con il quale l’amministrazione ha approvato l’aumento della tassa.
Il Consigliere Scozzari a nome del M.p.A. ha dichiarato l’intenzione del gruppo di astenersi.
Il Consigliere Guarraci, pur ritenendo l’argomento abbastanza delicato, si è detto dispiaciuto per il mancato coinvolgimento del Consiglio dichiarando la sua astensione sul provvedimento per senso di responsabilità.
Dopo l’approvazione della mozione è intervenuto il Consigliere Lazzano il quale ha preso atto che il Presidente D’Orsi non ha una maggioranza in Consiglio, ringraziando i consiglieri che hanno votato la mozione e quelli che si sono astenuti.
Il Consigliere Ripepe ha chiarito che la sua astensione è legata al fatto che l’approvazione della mozione può avere conseguenze sul bilancio dove è stata inserita la progettazione della SS.189 a cui non intende rinunciare, sentendo sulle sue spalle le croci delle vittime di incidenti stradali.
Il Presidente D’Orsi sull’esito della mozione ha voluto sottolineare due aspetti, quello politico colto dal Consigliere Lazzano sulla mancanza di una maggioranza in Consiglio e quello legato alla situazione finanziaria dell’Ente, gravemente compromessa per i tagli al bilancio. D’Orsi ha ricordato come sia facile parlare di salvataggio dei precari quando a dicembre esiste il serio pericolo che non sia possibile prorogare i contratti. Il Presidente D’Orsi ha poi spiegato che l’aumento della R.c. auto era un atto dovuto dettato da problemi di natura finanziaria che avrebbero portato gravi conseguenze per l’Ente e di avere assunto questa decisione, in solitudine, per il bene della Provincia. D’Orsi ha anche ricordato di avere trovato, al suo insediamento una situazione debitoria di 130 milioni di euro che è riuscito ad annullare grazie anche al contributo del Consiglio Provinciale che ha condiviso la politica di rigore finanziario portato avanti in questi anni.
Il Consiglio, su proposta del consigliere Scozzari, ha poi rinviato i propri lavori a martedì 7 agosto alle ore 19:00.
Restano da discutere oltre alla mozione del consigliere Scozzari sulle tariffe di Girgenti Acque, l’esame del Piano triennale delle Opere Pubbliche, del piano delle alienazioni e della valorizzazione dei beni provinciali e del Bilancio di previsione 2012.
Il Consiglio ha inoltre integrato il proprio ordine del giorno con altre quatto proposte. Si tratta di un riconoscimento di un debito fuori bilancio, della Costituzione società consortile per azioni, denominata “Società per la Regolamentazione del Servizio di gestione rifiuti A.T.O. n. 4 – Agrigento Provincia Est” – Approvazione schemi Statuto e Atto Costitutivo, della costituzione società consortile per azioni, denominata “Società per la Regolamentazione del Servizio di gestione rifiuti A.T.O. n. 11- Agrigento Provincia Ovest” – Approvazione schemi Statuto e Atto Costitutivo e della nomina dei nuovi componenti del collegio dei Revisori dei Conti.
“Per sopperire alle notevoli riduzioni delle entrate correnti subite negli ultimi anni – – ha dichiarato il presidente D’Orsi a margine della riunione di Consiglio – gli uffici hanno proposto all’Amministrazione di aumentare l’aliquota dell’imposta in oggetto nella misura di 3,5 punti percentuali, con un’incidenza annua  nei confronti dei cittadini minima da 10 a 15 euro, stimando un maggiore gettito del tributo nel corso dell’anno 2012 di circa 2 milioni di euro con decorrenza dell’aumento nell’anno in corso il 1 giugno 2012, cioè il secondo mese successivo alla pubblicazione della deliberazione sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Si pensi, ad esempio, – aggiunge D’Orsi – all’andamento dei contributi statali ordinari spettanti a questo Ente che sono stati di 16.855.735 euro per il 2010, di 13.203.994 per il 2011 e di appena 7.007.449 euro per l’anno in corso. cui si aggiungono gli ulteriori tagli di cui al recentissimo decreto di ” Spending Review”.

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