Questo il testo integrale del comunicato stampa diffuso ieri, 17 maggio 2012, dall’Ufficio di Gabinetto del Sindaco:
Deliberate aliquote e tagli – “Il Governo ha trasformato i Comuni in suoi esattori danneggiando i cittadini. Noi abbiamo ridotto le nostre indennità ed effettueremo altri tagli”
“Il Governo con quest’ultima manovra sull’Imu ha reso ancora più precari i bilanci comunali e con essi la possibilità di continuare ad erogare servizi essenziali alla cittadinanza. Ha trasformato i Comuni in esattori dello Stato danneggiando i Comuni stessi e di conseguenza tutti i cittadini. Inoltre, per quanto riguarda il nostro Comune ha ridotto i trasferimenti di circa un milione e mezzo di euro. E come se non bastasse, da un lato aumentano le richieste di ricovero per anziani, disabili e bambini; dall’altro continuano ad arrivare sempre minori stanziamenti dalla Regione”. Lo afferma il sindaco Carmelo Pace annunciando che con Delibera di Giunta, l’Amministrazione comunale ha approvato il regolamento per la disciplina dell’Imu, che adesso sarà proposto all’approvazione del Consiglio comunale.
“Minori fondi ai Comuni – aggiunge il Sindaco – significano meno servizi per le popolazioni. Siamo quotidianamente testimoni della gravissima difficoltà economica con la quale sono costrette a convivere le nostre famiglie, ma siamo costretti ad applicare queste aliquote relative all’Imu, e nonostante questo, a constatare che il nostro Comune perderà ugualmente delle risorse economiche rispetto agli anni passati”.
L’Amministrazione comunale ha deciso di determinare le seguenti aliquote relative all’addizionale Irpef (0,8 per mille) e all’Imu. Prima casa: 5,5 per mille; seconde case, aree fabbricabili ed altro: 10,6 per mille; terreni agricoli: 6,5 per mille. “Essendo una città agricola – afferma ancora il Sindaco – considerando che la nostra economia ruota attorno all’agricoltura e che quasi tutti possediamo dei terreni agricoli, abbiamo ridotto, compiendo notevoli sforzi economici, l’aliquota di base imposta dal Governo sui terreni agricoli. Era pari al 7,6 per mille, l’abbiamo ridotta al 6,5 per mille”.
Non tutte le entrate derivanti dal pagamento dell’Imu andranno al Comune di Ribera. Per l’abitazione principale, infatti, è prevista dalla legge una detrazione fissa di 200 euro, a cui si devono aggiungere 50 euro per ogni figlio a carico di età non superiore a 26 anni; per quanto riguarda le seconde case, le aree edificabili e i terreni agricoli, invece, occorre puntualizzare che per ogni tipologia di immobili o terreni, il 3,8 per mille va allo Stato.
“Tutti i Comuni italiani – conclude il Sindaco – a seguito dei tagli statali, si trovano ad affrontare una situazione di estrema difficoltà. Il Governo ha trasformato i Comuni in suo esattori, senza che gli stessi possano trarne benefici per la propria cittadinanza. È una situazione insostenibile per tutti. Noi, dal canto nostro, prima di chiedere di fare sacrifici ai nostri cittadini, abbiamo già provveduto a ridurre alcune indennità, comprese quelle degli Amministratori e del Segretario Generale. Abbiamo ridotto le indennità a carico del sottoscritto e degli Assessori del 20%; eliminata la figura del Direttore Generale; ridotte del 30% quelle dei quattro Dirigenti e ancora, provvederemo ad effettuare altri tagli. Riguarderanno, per esempio, la gestione degli uffici comunali, le associazioni, la Sogeir, le manifestazioni culturali e turistiche”.
Ufficio di Gabinetto del Sindaco
Comune di Ribera
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