Giardina (Fidal) contesta al sindaco Pace l’idea della mostruosa fusione fra pubblico e privato.

Confusa e contraddittoria è la posizione dell’amministrazione comunale sulla destinazione ultima dell’impianto sportivo pubblico di contrada Spataro. Andrà al pubblico, andrà al privato? No, a tutti e due.
È il Sindaco Carmelo Pace, infatti, che “con il suo ingegno vuole creare la mostruosa fusione fra il progetto pubblico e quello del privato o meglio cederlo al privato”, scrive in una nota polemica Salvatore Giardina, vice presidente provinciale della F.I.D.A.L. di Agrigento.

Giardina TavorminaGiardina ha inviato una lettera al presidente del Consiglio comunale e ai consiglieri comunali per chiarire alcuni aspetti di questa vicenda a dir poco controversa. Il 16 aprile scorso si è svolta una riunione a Ribera nella sede del palazzo comunale tra gli amministratori e la Fidal.
“Il sindaco e i suoi collaboratori – spiega Giardina- , in quella riunione, hanno manifestato, con particolare insistenza, la loro intenzione di voler modificare il progetto presentato all’assessorato regionale dello sport e turismo, per ottenere un finanziamento di
€ 1.478.500,00 per la ristrutturazione e adeguamento a norma del impianto sportivo “Spataro” e delle attrezzature connesse. Malgrado il dissenso sollevato da parte dalla delegazione regionale della FIDAL, ci è stato dato ad intendere che, non essendo stata materialmente sottoscritta la convenzione, qualora non avessimo acconsentito a tale richiesta di modifica, non ci sarebbe stata data la possibilità di sottoscriverla; anzi ne avrebbero fatta una con un qualsiasi altro ente di promozione sportiva, oppure avrebbero concorso al bando di finanziamento pubblico senza alcuna convenzione.”

Giardina chiarisce che la “Fidal, che mira a svolgere il proprio compito istituzionale, cioè promuovere e organizzare la pratica dell’Atletica Leggera in strutture agibili e omologate, ha pertanto dichiarato una disponibilità di massima (da sottoporre all’approvazione poi del presidente nazionale) alla modifica della convenzione limitatamente alla fruizione del rettangolo di giuoco”.
“È fuori dubbio – precisa – che tale modifica costituirebbe un danno per la città di Ribera, poiché non sarà possibile far svolgere campionati ufficiali istituzionalmente riconosciuti. Sin da subito comunque abbiamo manifestato la preoccupazione che una eventuale modifica del progetto, già presentato, potesse comportare la perdita del finanziamento regionale, declinando qualsiasi nostra responsabilità.” Successivamente dopo quella “inenarrabile e indicibile” riunione, “nella quale necessariamente si doveva trovare un accordo”, Giardina ha ha riletto il decreto regionale relativo al  bando pubblico, “tenendo a mente la “volontà” del Sindaco Carmelo Pace che con il suo ingegno vuole creare la mostruosa fusione fra il progetto pubblico e quello del privato o meglio di cederlo al privato”.
Secondo Giardina, l’art. 9 del bando prevede espressamente che la realizzazione di opere difformi da quelle ammesse al finanziamento, comportano la revoca dello stesso finanziamento.
“Io sono certo – dice Giardina- che i consiglieri comunali, i quali si dovranno assumere la responsabilità giuridica di approvare la eventuale modifica, valuteranno il grave danno che causerebbero con la perdita dell’importante finanziamento regionale, alla città di Ribera e confido nel loro attaccamento alla cosa pubblica”.
Già la Fidal regionale ha ribadito, con una nota del 22 aprile, “di non ritenersi responsabile di eventuali risvolti negativi, addebitabili a qualsiasi tipo di comportamento e/o adempimento burocratico e amministrativo tenuti dall’amministrazione comunale, non conformi a quanto previsto dal bando e dalle norme vigenti (come la perdita del finanziamento pubblico).”
Infine, Giardina si appella anche a “quanti vogliono veder realizzato a Ribera uno splendido impianto sportivo, con positivi risvolti sportivi, sociali e anche di sviluppo economico, di sostenere il progetto pubblico, non permettendo di far perdere questa bellissima opportunità”.

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