L’ansia da crisi economica

Avrei potuto scrivere su svariati argomenti, ma è impossibile non puntare l’attenzione sul “fenomeno” crisi economica e su come questo incida nel pensiero delle persone.
Vero è che noi siciliani siamo abituati alla crisi, oggetto di argomenti e discussioni comune e già troppo sentito, tuttavia questo tema, oggi, è diventato ulteriormente motivo di preoccupazione generale.
Leggendo i quotidiani, ascoltando i notiziari o gli approfondimenti giornalistici televisivi è inevitabile assorbire un clima ansiogeno che sta soffocando la serenità degli italiani. Dal nord al sud l’ansia su come fare a sbarcare il lunario, pagare il mutuo, le puntuali bollette, gli studi universitari o quant’altro dilaga e allarma le nostre menti.
Il pensiero pessimistico verso il futuro può scatenare, a chi è predisposto o è eccessivamente apprensivo, una reazione ansiosa che attualmente si manifesta e disturba un gran numero di persone. Chiaramente esistono più livelli di gravità dell’ansia, possiamo tuttavia individuarla come l’insorgenza di continui pensieri preoccupanti che alimentano una sorta di circolo vizioso disfunzionale nella mente dell’individuo. Il problema non è solamente legato alla presenza di tali pensieri, ma alla reazione comportamentale e fisiologica che possono determinare, come l’irrequietezza (sentirsi tesi o con i nervi a fior di pelle), facile affaticabilità, scarsa capacità di concentrazione o vuoti di memoria, irritabilità, tensione muscolare e disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, sonno inquieto e insoddisfacente).
Per alleviare l’ansia, oltre alla psicoterapia e alla terapia farmacologica (nel caso di un vero e proprio disturbo ansioso diagnosticato dal medico competente), la cui efficacia è stata dimostrata, particolarmente utili risultano oggi le tecniche dimindfullness, basta consultare un buon psicoterapeuta esperto in queste pratiche.
Sviluppare la resistenza allo stress attraverso un adeguato allenamento fisico, un’alimentazione bilanciata, il rispetto dei nostri ritmi sonno-veglia e la capacità di “staccare”  la spina sfruttando il tempo per aggiornarsi e formarsi, dedicandosi alle attività che ci rilassano e, perché no, imparare alcune tecniche di rilassamento sono dei consigli molto utili.

Articolo di Francesca Marrone

Dott.ssa Francesca Marrone, Psicologo
Psicoterapeuta cognitivo costruttivista in formazione, psicologo del lavoro.
Per contatti: francesca-marrone@libero.it

Francesca Marrone

Francesca Marrone

Dott.ssa Francesca Marrone, Psicologo. Psicoterapeuta cognitivo costruttivista in formazione, psicologo del lavoro. Sito web: www.francescamarrone.it E-mail: francesca-marrone@libero.it

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